Due poesie di Ivan Pozzoni

Siamo lieti di pubblicare due poesie di Ivan Pozzoni.   Ivan Pozzoni è nato a Monza nel 1976; si è laureato in diritto con una tesi sul filosofo ferrarese Mario Calderoni. Ha diffuso molti articoli dedicati a filosofi italiani dell’Ottocento e del Novecento, e diversi contributi su etica e teoria del diritto del mondo antico; […]

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66, di Stefano Strazzabosco

Il titolo “66” allude, in primis, al numero di testi che compongono la raccolta, ma assolve anche a possibili simbologie numeriche, non nuove in poesia da Dante fino a Soffici, Sinisgalli ed oltre: scomponendo la doppia cifra, infatti, si ottengono due multipli del 3 e allora l’opera si qualifica nei termini di un’apertura all’oltre, al […]

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Per Valerio Agricola

Cuando despertó, el dinosauro todavía estaba allí (Quando si svegliò, il dinosauro stava ancora lì). Con queste sette parole lo scrittore guatemalteco Augusto Monterroso immagina un racconto di una sola frase di una potenza espressiva enorme, fornendo un dettaglio di concisione esemplare che perfino Italo Calvino lo cita nelle sue Lezioni Americane.  Valerio Agricola, apre […]

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Incipio di Rosemily Paticchio

All’inizio del romanzo di Novalis Heinrich von Ofterdingen il protagonista, in uno stato tra dormiveglia e sonno, si addentra in un mondo ‘altro’, non meno percepibile con i sensi di quello reale, senz’altro più completo: si tratta della dimensione alla quale anela la ‘Sehnsucht’ romantica per l’infinito, per l’universo prima della separazione. Musica e filosofia, […]

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E dirti ancora di Maria Lanciotti

 E dirti ancora (Ibiskos Editrice Risolo, pp. 100, 10€ ISBN: 978-88-546-0926-6) di Maria Lanciotti è la sua ultima silloge, in italiano, apparsa nel novembre del 2012, cui ha fatto seguito, pubblicata a marzo del 2013 da Edizioni Cofine, Giracéo (Capogiro), la sua prima in dialetto di Subiaco. “I tanti volti della poesia” è il titolo […]

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Oltreverso. Il latte sulla porta di Doris Emilia Bragagnini

 Al tempo del “sale sparso”, nel “presente/onnipresente”, il verso oltreverso di Doris Emilia Bragagnini rivendica diritto di parola, traghetta in direzione di sponde solitarie, contrasta “clangore” e “fragore”.  Gli ultimi cinque versi del componimento di Rilke La pantera, riportati in esergo nella splendida traduzione di Leone Traverso, non lasciano dubbi sull’impresa: Solo, a volte, su l’arida pupilla, tacito, […]

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Abse di Anna Maria Farabbi

ho infilato ogni filo creaturale nella mia cruna interiore nascendo questo poema A. M. Farabbi   Dopo aver letto Abse non ho resistito all’impulso di visitare Montelovesco, anche solo per calpestare l’erba dei prati, assaporare i colori, cogliere le atmosfere, con l’idea che avrei potuto respirare più a fondo la poesia di Anna Maria Farabbi. […]

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Tra i ricordi del borgo antico

Fare un ritratto in color seppia dopo anni di esperienze colorate e sempre più adulte, scostare la cenere fredda degli anni dall’antico focolare e vedervi ancora una brace ardente di ricordi, riconoscervi un bambino che scorrazza felice e curioso negli spazi ancora sopravviventi di una civiltà in declino. Sarà capitato a molti, scartabellando fotografie e […]

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I ‘canti per il tragitto’ di Stefania Crozzoletti

I  “canti per il tragitto” – così leggo la poesia di Stefania Crozzoletti nella quale i termini “viaggio”, “cammino”, “passeggiata” ricorrono con limpida frequenza – hanno il sapore sicuro del cibo austero custodito nel tascapane e consumato durante le sosta. Sapore austero,  non bacchettone: al gusto piccante della boutade, alla sferzata aspra del monito, allo […]

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Yzu – Francesco Albano

L’ho conosciuto appena nato, Yzu. Era l’estate del 1971 e la sua mamma, figlioccia della mia, aveva appena dato alla luce Francesco, che poi avrebbe scelto Yzu come nome d’arte. Noi bambini di città, in vacanza nel paese materno, lo guardavamo incantati. Quaranta anni dopo, sempre d’estate, ci ha raggiunto un’altra notizia, quella della sua […]

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Cristina Bove, ‘Mi hanno detto di Ofelia ‘

Divagazioni, divertissement, diletto? Le definizioni colgono solo una parte dell’essenza, restringono il campo e, delimitandolo, lo tradiscono, restituendone, appunto, una versione tranquillizzante perché divulgabile. È bene, allora, diffidare di etichette sbrigative, sottrarsi alla tentazione di catalogare. Consiglio, questo, particolarmente calzante per Mi hanno detto di Ofelia di Cristina Bove. Silloge proteiforme, nel senso più ampio e nobile […]

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