Io vado in via dei Noci,
io vado a sentir
le voci,
e scusate se fa rima,
ma non è di questo poetar
che io ho stima.
Lì confluiscono pensieri
tradotti in versi,
e vado a capir se i miei
si son per caso persi.
Incontro uomini e donne,
che come dei,
nei lunghi e freddi inverni,
cantano l’amore e il dolore,
tormenti eterni.
Sono suoni
le parole senza tempo,
note di viaggio
senza passaporto
per scoprire
se sono già morto
e sto sognando di vivere
prigioniero
dentro le righe
di un semplice pensiero.
Quando a Roma
si accendono le luci
io vado in via dei Noci
e ascolto, ascolto le amate voci.