Vestiti tranquilli di affari
alla buonora ho visto
amici prendere in branco
una metrò dopo l’altra.
Hanno voluto fermarsi
quei volti già furibondi
prima ancora che l’età
calmasse i rivoluzionari.
Soltanto arraffare di tutto
quel poco che sfama nell’attimo
senza nel dubbio sperare
il turno della conoscenza.
Soddisfatti di aver pagato
ogni tributo di giovinezza
satolli di vita non vissuta
dare la vita a detrimento,
frammento menomante di se stessi,
devallo improprio dal nulla.
Figli, quale sarà il futuro
che il mondo vi dipana?
Ecco, la mia anima è qui,
in effervescenza di poesia
riposa tutta
la mia inquietudine.