Quando ho comprato l’auto nuova hai scosso il capo:
quanto mi dispiace non farti compagnia
non posso nemmeno affaciarmi per mirarmela
andrà a finire che non la ingegnerò mai.
Bando e lancio l’auto se t’avverto daccapo:
non posso nemmeno la cintura allentartela
farà patire ma non mollerò mai
tanto mi piace scarrozzarti in altra via.
Perché diventa un’altra l’auto che ti porta
domando dove vado? e giri indietro il capo
cerco un’area di sospta e arranco e inchiodo al centro
di un labirinto che si ramifica in capo
perché a ritroso ingrano le tue marce e in cento
specchietti d’auto ti moltiplichi scomposta.