L’angelo

Tra tutte la più gradita è l’Angelo


che sei il mio custode


quattro versi concisi, in amicizia


ma il custode e il custodito


illumina custodisci reggi governa.


Nessuna eco di morte


– di raro capita in preghiera –


nessun sobbalzo.


Tutto corre al cielo su cuscini di piuma.


  


E forse


ti beavi d’una pioggia d’angeli


abbeverarsi alla greppia del Signore


e tra quelli avrai anche tu l’ali


ali di pizzo d’angelo


le stesse delle tue bambine al Corpus Domini.


O quelli tutta essenza, così elegiaci,


di Rilke


luminosità raziocinante tradotta a questa terra


sfondano l’aria.


  


Non so se sulla scala li hai incontrati


                                                            Maria