Alla ricerca delle proprie radici: “Poeti nei dialetti d’Italia a Roma 2024”

Pieno successo dell'evento poetico-canoro, organizzato da Periferie e Lend Roma con l'adesione dell'UNAR nella Sala Italia in via Aldrovandi 16, sabato 17 febbraio

Sabato 17 febbraio 2024, numerosi sono stati i convenuti – poeti, coristi ed appassionati della poesia in dialetto – per la Giornata dei dialetti d’Italia, organizzata dall’Associazione Periferie e Poeti del Parco e dall’associazione LEND (Lingue e Nuova Didattica) con l’adesione dell’UNAR (Unione Associazioni regionali di Roma e del Lazio), nella sua suggestiva sala “Italia” in via Aldrovandi 16.

Il programma – accreditato anche come aggiornamento per gli insegnanti – ha offerto un consistente saggio dei dialetti, da nord a sud: friulano, romagnolo, romano, terracinese, pugliese, lucano, calabrese, sardo, con intermezzi dell’applauditissimo coro “Prisma” diretto dal maestro Paolo Tagliaferri, che ha proposto – arrangiati con gusto – brani della tradizione popolare romana.

Aperto dai saluti di Francesco Pittoni, presidente del Fogolar furlan, nonché vice presidente dell’UNAR, Vincenzo Luciani per l’Associazione Periferie e Cristina Polli per il LEND, nel reading, intervallati da canti ottimamente eseguiti, sedici poeti si sono esibiti nelle rispettive lingue locali, ognuno puntualmente e magistralmente presentato da Anna Maria Curci – redattrice di Periferie e direttrice editoriale di Cofine, nonché vicepresidente del LEND.

Il reading

Le poesie coinvolgenti e spesso emozionanti, hanno toccato i più diversi temi, alcuni attualissimi, trattati di volta in volta con sensibilità, ironia, malinconia, passione. Il dialetto, si sa, scava per liberare le proprie radici e ricompone frammenti della propria esistenza, a tratti lasciati lungo il cammino.

I poeti partecipanti al reading: Leone Antenone (dialetto romanesco), Luigi Perroni (dialetto Terracina), Angelo Marzullo (dialetto Terracina, LT), Bruno Cimino (dialetto calabrese, assente giustificato ha inviato i suoi testi), Tiziana Bagatella (lingua friulana), Rosanna Gambarara (dialetto marchigiano), Giuseppe Maria Lotano di Castelgrande (PZ), Vincenzo Luciani (dialetto pugliese), Lorenzo Poggi (dialetto romanesco), Fernando Pelliciardi (dialetto romagnolo), Maurizio Rossi (dialetto romanesco), Maria Pina Ciancio (dialetto lucano), Antonietta Tiberia (dialetto ciociaro), Paolo Emilio Urbanetti (dialetto romanesco), Enrico Meloni (dialetto romanesco), Antonio Maria Masia (lingua sarda).

Non sono mancate riflessioni e domande su alcuni aspetti specifici dialettali e sulla genesi di alcuni di essi; per alcuni sono state necessarie le traduzioni in lingua, che hanno fatto maggiormente gustare la musicalità e gli accenti propri, oltre al senso delle parole.

Una poesia di Aldo Fabrizi, interpretata dal performer Henos Palmisano – tra l’altro presidente dell’associazione “Polvere di stelle” – ha introdotto i presenti ad un gustoso buffet pluriregionale, innaffiato da Cannonau, Vernaccia e altri nettari sardi, allietato da un gustoso e assai apprezzato dolce, offerto dall’associazione dei lucani, da specialità pugliesi e accompagnato dall’amaro -ovviamente lucano – in versione però che normalmente non si trova al supermercato, alle “bollicine” ha provveduto l’enogastronomo Henos Palmisano di Polvere di stelle.

da sin. Eleonora Locuratolo, Ferdinando Pelliciardi, Irene Venturo, Vincenzo Luciani

Antonio Maria Masia, anch’egli esibitosi con successo come poeta in lingua sarda, in veste di presidente dell’UNAR, ha ringraziato poeti e organizzatori e dato l’appuntamento al prossimo anno; mentre la presidente dei pugliesi a Roma, Irene Venturo, ha curato l’organizzazione e fatto gli onori di casa con la consueta efficienza e simpatia.

Maurizio Rossi

Foto di Aldo Zaino e foto e video di Valentina Ciurleo