Roma e Torino periferiche, capitali mondiali della lettura

Il 25 gennaio la seconda iniziativa, dopo quella del 20 novembre a Torino

Roma 26 febbraio 2007 – Si è svolta il 25 gennaio, alla biblioteca Gianni Rodari, a Tor Tre Teste, la seconda parte del gemellaggio culturale tra le periferie di Torino e Roma, nell’ambito della più generale iniziativa di “Torino capitale del libro con Roma”. La prima si era svolta a Torino il 22 novembre 2006 nella biblioteca comunale Cesare Pavese, nel quartiere Mirafiori sud.

Nella sala conferenze di via Olcese è stato presentato il libro Torino & Roma: poeti ed autori ‘periferici’, curato da Achille Serrao (Edizioni Cofine, Roma 2006, euro 12).

Si è trattato di un incontro culturale molto interessante, impreziosito dalla partecipazione dell’applauditissimo coro romano “Accordi e Note” che si è esibito, sotto la direzione del M° Paula Gallardo, in canti della tradizione romana, riscuotendo sinceri applausi da un centinaio di persone presenti in sala.

Ha fatto gli onori di casa Piera Costantino, direttrice della Biblioteca G. Rodari che ha presentato e ringraziato gli ospiti.

L’incontro è stato aperto da Alessio Pavarallo direttore della biblioteca civica di Torino C. Pavese, che ha raccontato le esperienze vissute in prima persona sulla difficoltà di portare la cultura e il piacere di leggere nei quartieri più disagiati, come quello Mirafiori sud, nella periferia della città piemontese.

Il presidente delle Biblioteche di Roma Igino Poggiali ha sottolineato l’importanza della difesa dell’immenso patrimonio culturale e dialettale italiano e del lavoro egregio condotto a tale proposito dal Centro di documentazione della poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”, che ha appunto sede presso la biblioteca G. Rodari, e che ha raccolto e catalogato circa 900 testi dialettali. Infine ha ricordato come il gemellaggio tra le due periferie, e tutta l’operazione culturale che lo sottende, confluirà nella relazione finale che verrà inviata all’Unesco, patrocinatore dell’iniziativa “Torino capitale mondiale del libro con Roma”.

Il curatore del libro, Achille Serrao, ha sottolineato lo scopo del volume: riscoprire e riproporre alcuni degli esponenti della poesia dialettale e di autori che hanno vissuto in entrambe le città (Filippo Tartufàri, Luigi Olivero, Mario Lattes e Vincenzo Luciani). Il libro prende in esame anche la canzone popolare piemontese di Ignazio Isler (un autore del 1700) e di Angelo Brofferio (1800) e di quella romana con una breve storia dalle sue origini a Romolo Balzani.

Giuseppe Massara (dell’Università Roma La Sapienza) si è soffermato sulla poesia di Vincenzo Luciani, autore in italiano, garganico e romanesco, e che ben condensa il significato dell’operazione offerta con “Torino & Roma: poeti e autori periferici”.


II segretario dell’associazione Piemontesi a Roma Mario Chianale, (il quale ha ricordato la presenza a Roma di oltre 14.000 piemontesi) ha curato magistralmente la lettura (e la traduzione) di poesie in dialetto piemontese di Isler, Brofferio e Olivero, mentre a Vincenzo Luciani è stata affidata la lettura dei testi in dialetto romanesco.


Molto toccante per la platea di via Olcese il momento conclusivo della conferenza, quando Mario Chianale ha letto una poesia in torinese dedicata a Roma dal piemontese Luigi Olivero e Vincenzo Luciani ne ha declamato una di Filippo Tartùfari dedicata a Torino, in romanesco.

Tutta la manifestazione è stata ripresa da Alberto Proietti della Mediateca Biblioteche di Roma.


Davide De Felicis