Premio Ischitella-Pietro Giannone 2018, conclusa con successo la due giorni poetica

La XV edizione del premio letterario nei dialetti d'Italia si è articolata in tre eventi

La due giorni poetica del Premio Ischitella-Pietro Giannone si è confermata anche in questa XV edizione sui livelli di eccellenza che le sono riconosciuti a livello nazionale e si è articolata in tre eventi. I primi due si sono svolti sabato 1 settembre nell’incanto del mare e del lago a Foce Varano, la premiazione si è tenuta a Ischitella domenica 2 settembre 2018.

L’Apericena poetico-canoro sulla darsena di Foce Varano

Introdotto, inframezzato e concluso dai canti dei “Cantori di Paula Gallardo Serrao” di Roma, eseguiti con mirabile maestria, l’evento si è svolto sulla piazzetta di Foce Varano che si affaccia sulla darsena. Alla sua riuscita hanno concorso, oltre ai canti diretti da Paula Gallardo, alcune poesie inedite di Vincenzo Luciani in dialetto ischitellano e le poesie in dialetto romanesco, illustrate e declamate da par suo da Marcello Teodonio, dei poeti Giuseppe Gioachino Belli, Trilussa ed Aldo Fabrizi. Il tutto coronato da un buffet predisposto e offerto da By Cosimillo di Annarita e Nazario Russo con specialità locali che hanno riscosso, al pari degli interventi musicali e poetici, il plauso e il gradimento dei partecipanti al convivio conclusosi nel suggestivo scenario di un mite tramonto tra lago e mare.

Un gentile e sobrio intervento dell’assessora comunale al Turismo Annarita Russo ha accolto, con la tradizionale ospitale “creanza” ischitellana, gli ospiti, in particolare e poeti, gli artisti, i membri della Giuria.

Da sottolineare l’esordio da cantatrice solista di Maria Serrao, perfettamente a suo agio nonostante la sua ancora tenera età, come si può apprezzare dal video pubblicato su Facebook.

Il reading dei poeti vincitori al B&B Torre del Lago

Cambio di scena alle ore 21 con lo sfondo della laguna del lago di Varano per il reading dei poeti vincitori, presso l’ospitale B&B Torre del Lago di Annamaria Agricola e Giuseppe D’Errico.

Dopo due canti introduttivi dei “Cantori di Paula Gallardo Serrao”, Vincenzo Luciani ha ricordato con un emozionante intervento Manuela Cipri Castorina, scomparsa il 13 maggio 2018, a soli 49 anni, stroncata da un morbo incurabile quanto fulmineo. Di lei è stato ricordato il suo impegno nella promozione delle lingue locali e il forte legame con Ischitella e il suo premio letterario, condiviso con l’indimenticato Gaetano Castorina. Il ricordo di Manuela si è concluso con una toccante poesia a lei dedicata dal prof. Giuseppe Massara, amico e collega presso l’Università La Sapienza di Roma.

Ha quindi preso il via il reading dei poeti vincitori, seguito con molta attenzione e partecipazione dal pubblico avendo in mano i testi pubblicati dalla rivista “Periferie”. Le traduzioni dei testi sono state lette da Michelina Menonna, Manuel Cohen e Anna Maria Curci.

Quest’anno la grande novità, replicata poi il giorno successivo, è stata la lettura di traduzioni di alcuni dei testi dei vincitori in tedesco a cura di Anna Maria Curci e in inglese da Cosma Siani, Giuseppe Massara e Matilda Colarossi.

Queste traduzioni, lette in tedesco da Anna Maria Curci e in inglese da Annamaria Agricola e Giuseppe Massara, nelle prossime settimane saranno veicolate on line su Youtube (Vincenzo Luciani).

Il reading è stato aperto dal poeta Giacomo Vit leggendo tre testi tratti dalla sua raccolta di poesie in friulano “A tàchin a trimà li’ as” (Cominciano a tremare le api) ed è proseguito con la poetessa Patrizia Sardisco di Monreale (PA) con la raccolta in dialetto siciliano “ferri vruricati” (arnesi sepolti).

E’ stata poi la volta del vincitore della XV edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone 2018 Ivan Crico con testi tratti raccolta poetica inedita “Seràie” nel “sermo rusticus arcaico veneto ‘bisiàc’” del territorio di Monfalcone (GO).

I testi dei tre vincitori e degli altri finalisti sono presenti sul numero 86-87 di “Periferie”.

L’emozionante serata si è avvalsa del clima dolcissimo e della pace della laguna (così lontana dal frastuono delle città) e persino dell’accompagnamento di una cicala canterina, oltre ovviamente alle voci, da qualcuno del pubblico definite “angeliche”, dei “Cantori di Paula Gallardo Serrao” che hanno fatto da contrappunto alla emozionante lettura delle poesie, tutte di grande qualità e spessore. Come ben sanno gli estimatori dei poeti delle diverse lingue e dei vincitori del Premio Ischitella-Pietro Giannone, tra i migliori poeti in dialetto del panorama italiano.

La cerimonia di Premiazione a Ischitella

La cerimonia di premiazione del Premio Ischitella-Pietro Giannone 2018, domenica sera 2 settembre, nel rispetto di una tradizione consolidata, è stata aperta dal Complesso Bandistico “Azzurra”, diretto dal M° Carolina Tancredi, che ha eseguito davanti alla chiesa di San Francesco La canzone del Piave e l’inno Fratelli d’Italia.

L’evento è poi proseguito nell’Auditorium della parrocchia, gentilmente messo a disposizione dal parroco don Dino Iacovone, introdotto da due canti della tradizione garganica eseguiti da Coro del SS. Crocifisso di Varano, diretto dall’estroso Maestro Peppino Blenx che ha offerto una trascinante ed entusiastica colonna sonora ad una serata magica.

Licia Novaga, immarcescibile e professionale conduttrice ha esordito porgendo il saluto di benvenuto alle autorità presenti e agli intervenuti e in particolare ai membri della Giuria: Rino Caputo, Anna Maria Curci, Manuel Cohen, Vincenzo Luciani, Giuseppe Massara, Marcello Teodonio (Cosma Siani, assente giustificato, ha partecipato all’evento con la traduzione di alcuni testi in inglese). Ha ricordato che due membri della stessa Rino Caputo e Vincenzo Luciani insieme allo scrittore Eustachio Fontana erano stati insigniti il 31 agosto 2018 della cittadinanza onoraria di Ischitella congratulandosi con loro. Ha rivolto un saluto ai poeti vincitori della XV edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone 2018: Ivan Crico, Patrizia Sardisco, Giacomo Vit. del

In rappresentanza del Sindaco di Ischitella Carlo Guerra, l’assessora comunale alla Cultura Valeria Disciglio (era presente in sala anche l’assessora al Turismo Annarita Russo), si è complimentata con i poeti vincitori e ha ringraziato la Giuria per il suo lavoro nella selezione delle opere e soprattutto per il prestigio conferito al Premio dalla loro presenza.

Il Presidente della Giuria prof. Rino Caputo ha dato lettura del verbale della Giuria, decretando ufficialmente i vincitori del Premio.

È seguita la lettura di alcune poesie tratte da “A tàchin a trimù li’ as (e cominciano a tremare le api)” di Giacomo Vit risultata terza classificata, e di cui Manuel Cohen ha letto la motivazione: “è una raccolta potentissima, di tenore civile e di etica testimonianza umana e creaturale nell’esistenza e nella storia. I riferimenti alla grande poesia (Nelly Sachs in primis, nella serie dei Cori) e gli omaggi ai poeti friulani non tolgono nulla, bensì esaltano il valore dei testi di Vit. Poesia dentro la natura e dentro il paesaggio, dentro la memoria della specie e immersa nella storia. le api che tremano, come le lucciole di Pasolini che scompaiono, non sono solo una trovata o una immagine: sono e segnano un momento importante e alto, un punto esatto nella percezione dell’epoca. Versi ottimi per uno dei migliori poeti in circolazione”.

A Giacomo Vit è stato offerto in premio una creazione originale, unica e personalizzata di tessuti con telaio a mano di Maria Voto (La Tela) e libri dell’Editrice Cofine di Roma, oltre all’ospitalità per due giorni a Ischitella, gentilmente offerta dagli Amici del Premio Ischitella.

Anche la seconda classificata Patrizia Sardisco ha declamato brani tratti dalla sua raccolta “I Ferri vruricati (arnesi sepolti)” e Manuel Cohen leggendo la Motivazione della Giuria ha affermato che i suoi versi “sono allo stesso tempo strumenti di tenace ricerca della parola-poesia (‘la figlia femmina’?) e ‘correlativi oggettivi’: manifestazioni fulminee, materiali e fenomeni, con diversi gradi di esaltazione dello stato tra solido (sale) e liquido-vischioso (bava), così come del tono cromatico e dell’assenza di luce (buio). Una sequenza che dispiega immagini che impattano per profondità, compattezza scultorea e coesione linguistica. Un rincorrere e vivificare oggetti dimenticati ma vivi nella memoria e nella nominazione dialettale con tutto ciò che ne consegue, in immagini, fantasie, ricordi. la scrittura accurata, ricercata e pensata di questa voce tra le più originali, risulta sempre notevole. Il punto di forza sta nella cura ‘musicale’ dei testi (per giochi di ritmo e assonanze o richiami fonici), come pure per la profondità del pensiero, ipercolto, raffinato e di gusto postmoderno”.

Alla Sardisco è stata offerta una creazione originale, unica e personalizzata di tessuti con telaio a mano di Maria Voto (La Tela) e libri dell’Editrice Cofine di Roma. Oltre all’ospitalità per due giorni a Ischitella gentilmente offerta dagli Amici del Premio Ischitella.

Infine è stata la volta del reading del vincitore del Premio Ischitella-Pietro Giannone 2018 Ivan Crico con poesie tratte dalla raccolta “Seràie” nel “sermo rusticus arcaico veneto “bisiàc” del territorio di Monfalcone (GO).

Manuel Cohen ha letto la motivazione della Giuria in cui si afferma: I sorprendenti, convincenti ed esatti testi della raccolta Seràie, di Ivan Crico, attingono alla cronaca, a storie lette sul web. Il risultato è l’incontro tra fatti accaduti, storie, drammatiche, reali e la resa in strutture poetiche fluide e assertive, evocative e di ampio spettro (linguistico, storico, antropologico). Ne deriva una Spoon river della contemporaneità, priva di ogni vizio retorico, di ogni indugio enfatico. l’incontro tra il “sermo rusticus arcaico-veneto” della zona di Monfalcone e le storie pescate con le reti, seràie appunto, di un occhio attento, reso acuto dalla volontà di dare voce a chi non ne ha, non ne ha mai avuta o non ne ha più, e reso pietoso da quella stessa tenace volontà, è riuscito. Crico tratta con grande maestria una materia incandescente piegando agevolmente il suo dialetto antico al racconto di drammi contemporanei, per dare voce alle vittime, esserne voce. la raccolta risulta di rara efficacia, compatta, dura nella materia, lieve nella lingua e umanissima. Seràie arriva dopo molti anni di silenzio editoriale: Crico si conferma poeta di talento, dalla sensibilità speciale, intima e sociale, di grande memoria degli uomini, di evidente pietas rerum”.

Il presidente Rino Caputo ha quindi consegnato a Ivan Crico il Premio, consistente in 100 copie del libro edito da Edizioni Cofine di Roma, libri della stessa editrice e una creazione originale, unica e personalizzata di tessuti con telaio a mano di Maria Voto (La Tela), oltre all’ospitalità per due giorni a Ischitella (gentilmente offerta dagli Amici del Premio Ischitella).

In conclusione la conduttrice Licia Novaga ha rivolto un sentito ringraziamento a tutti quelli che, a vario titolo, hanno collaborato alla riuscita della XV edizione del premio, dal direttore artistico del Premio Ischitella Vincenzo Luciani e ai giornali da lui diretti, ‘Abitare a Roma’ e ‘Periferie’, ai poeti che hanno partecipato alle due serate del Premio, agli sponsor e i sostenitori, in particolare: B&B Sul Corso di Raffaella FalcoBy Cosimillo di Russo Anna Rita e Russo Nazario, Farmacia Dr. Germano Lustri, Ristorante Pizzeria Sulle Scale, L’Operetta Osteria di Mare Rodi G.co, La Tela di Maria Voto Carmela Agricola, il B&B Torre del Lago, Pierino Comparelli e tutti gli amici del Premio Ischitella.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Coro del SS. Crocifisso di Varano, diretto dall’estroso Maestro Peppino Blenx, che ha offerto non solo un’esecuzione indimenticabile ed emozionante di canti popolari del Gargano con i quali, tra gli applausi frenetici del pubblico, si è conclusa la manifestazione, ma anche per il ristoro finale con prodotti tipici, condivisi presso la loro sede con i poeti e i giurati dopo l’evento.

L’appuntamento è ora alla prossima XVI edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone 2019.