Poesie per un anno 81 – Girolamo Comi

di Francesco Paolo Memmo

 

Spirito d’armonia» (1954) raccoglie le poesie scritte fra il 1912 e il 1952, periodo in cui si compie la parte più significativa del percorso poetico di Girolamo Comi (23 novembre 1890 – 3 aprile 1968), la cui parola, «nutrita dalla lezione profondamente assimilata dei simbolisti francesi, assaporata nelle risonanze più eteree, nei timbri più delicati, si piega pagina dopo pagina all’ansia di un’elevazione verso la causa prima della vita cosmica; quel sentimento d’armonia che nelle prime liriche deriva dalla fusione e dall’annullamento nella natura (ma l’io balza talvolta a ristabilire le distanze) si stempera via via, senza perdersi, nella consapevolezza di un ordine universale e nella ricerca continua, difficile ma inarrestabile, del suo creatore» (Davide Puccini), lo spartiacque essendo segnato dalla conversione al cattolicesimo, avvenuta nel 1933, col conseguente allontanamento dalle teorie esoteriche e teosofiche di derivazione steineriane in precedenza coltivate grazie anche all’amicizia con Arturo Onofri.

Per approfondire la conoscenza di Girolamo Comi risulta ancora imprescindibile il volume «Opera poetica», curato da Donato Valli nel 1977 per l’editore Longo di Ravenna.

Oggi disponiamo anche della corposa edizione di «Poesie», a cura di Antonio Lucio Giannone e Simone Giorgino, con saggi di Antonio Lucio Giannone, Simone Giorgino, Fabio Moliterni, Musicaos, 2019.

Il volume raccoglie, oltre a «Spirito d’armonia» (1954) le sucessive sillogi «Canto per Eva» (1958) e «Fra lacrime e preghiere» (1966) che confermano l’«inattuale attualità» (Giannone) di questo poeta così lontano da ogni moda dominante nel Novecento e che proprio per questo attende ancora più attenti lettori.