Poesie per un anno 67 – Francesco Tentori

di Francesco Paolo Memmo

 

Francesco Tentori (18 marzo 1924 – 15 marzo 1995), il grande ispanista di cui l’anno scorso si è celebrato il centenario della nascita, traduttore di Borges, Jiménez, Machado e di tutti i maggiori poeti spagnoli e ispano-americani del Novecento, fu egli stesso poeta di valore, pur se in questa veste non abbastanza conosciuto come merita.

Le sue raccolte, a partire dall’esordiale «Il canzoniere domestico e altre poesie» (De Luca, 1958), sono antologizzate nel riepilogativo volume «Il segreto degli specchi. Poesie 1949-1994» (Gruppo Editoriale Domina, 2005).

Romano, ma formatosi a Firenze, Tentori «può essere accostato ad un’aura ermetica (si veda l’introduzione di Luzi a “Corrispondenze in una stanza”, Lacaita, 1974), ma privata di risonanze metafisiche e resa colloquiale in un verseggiare che ama l’endecasillabo tenuemente ritmato; restano però in queste frequenti “storie private” una discrezione e un’eleganza di buona scuola che non delude mai e accompagna il lettore come su un sentiero poetico già noto e pur sempre ricco di gradevoli scorci» (Giuliano Manacorda).