Poesie per un anno 65 – Enrico Cavacchioli

di Francesco Paolo Memmo

 

Enrico Cavacchioli (15 marzo 1885 – 4 gennaio 1954) fu dannunziano, crepuscolare, poi futurista della prima ora.

Le edizioni di “Poesia” gli pubblicarono la sua prima raccolta di versi («L’incubo velato», 1906), cui seguirono «Le ranocchie turchine» (1909: l’anno è quello in cui fu pubblicato il Manifesto di Marinetti, firmato anche da Cavacchioli) e «Cavalcando il sole» (1914).

Nel secondo Manifesto del movimento, «Uccidiamo il chiaro di luna», è citato tra i «poeti incendiari». In realtà, come si evince anche dal sonetto che qui riproduco, di incendiario e persino di futurismo in senso stretto c’è assai poco. O niente.

In seguito si dedicò prevalentemente al teatro, scrivendo commedie di carattere grottesco.