Cristina Campo (29 aprile 1923 – 10 gennaio 1977), splendida e sfortunata poeta, ha scritto due raccolte di versi («Passo d’addio», 1956; e «Diario bizantino e altre poesie», 1977) poi riunite, isieme alle traduzioni, in «La tigre assenza», a cura di Margherita Pieracci Harwell, Adelphi, 1991: un libro che offre piccole perle preziose e qualche meravigliosa sorpresa.
«Il sapore massimo di ogni parola», come titola la curatrice il suo scritto posto in chiusura, è quello che si gusta in quest’opera: «sapore di vita e di morte», come quello che Cristina sentiva mischiarsi nel suo «detestato e amato» Thomas Eliot.