Nata a Roma, Elena Pinnen sta completando il suo dottorato di ricerca in Letteratura e Scienze presso l’Università di Cambridge e lavora come insegnante di letteratura e lingua italiana. Attualmente vive tra l’Italia e gli Stati Uniti, muovendosi abbastanza spesso. Ha pubblicato nel 2010 la raccolta di poesie Game over.
“Amo l’acqua in tutte le sue forme. Entrare nell’acqua è per me una forma di preghiera”. Così dice di sé Elena Pinnen che, appassionata del surf, ha di recente pubblicata la raccolta di poesie bilingue On a Breaking Wave – Sulla rottura di un’onda, sulle onde e sul surf con la Los Angeles Press (https://thelosangelespress.
«Il libro – confessa la poetessa – è stato ispirato da una relazione con qualcuno la cui prima lingua è l’inglese. Quindi, per me, l’inglese era la mia lingua madre a quel tempo; era l’unica lingua possibile. Inoltre, sono affascinato dalle possibilità espressive di una lingua che non è la mia.
‘La vita è nella bocca. La morte è nella bocca’, dice un proverbio hawaiano che cito nel libro.
Affronto spesso il tema del colonialismo perché è strettamente legato a quello del surf. Conoscevo già questa storia, ma mentre scrivevo il libro ho continuato a fare ricerche sull’argomento. È straziante notare come ciò che oggi consideriamo uno sport, secoli fa fosse semplicemente uno stile di vita (e di gioia) per intere popolazioni. Intere popolazioni furono costrette a convertirsi al cattolicesimo e a lavorare nei campi, all’improvviso e per sempre, fuori dall’acqua. La poesia è un’attività violenta
Di solito, mi viene un’idea per una poesia all’improvviso. La scrivo sul mio telefono e poi la mando via email, ma “On a Breaking Wave” è stato diverso. L’ho scritto in tre giorni, tutto d’un fiato, come se fosse un racconto breve o una lunga conversazione telefonica, come scrivo una poesia.
Ho seguito un filo conduttore, un po’ come quando si vuole creare un concept album in ambito musicale.
(…) Il libro nasce dalla rottura di una relazione con una persona che vive a Los Angeles.
(…) Più che hobby, ho delle passioni. Qualcosa che rende la vita degna di essere vissuta per me. L’acqua e la poesia sono sicuramente due passioni di questo tipo».
Ed ecco qui di seguito una scelta di poesie di Elena Pinnen, surfista, poeta e insegnante di Letteratura e Lingua Italiana tratte dalla sua raccolta On a Breaking Wave – Su un’onda che si infrange
Qual è la forma cristallina
di una parola
quando viene scagliata
come un dardo
per raggiungerti
e poi toglierti l’ultimo respiro
mentre affondi?
***
Nella pancia dell’acqua
solo un mucchio di chiacchiere.
***
Amore è una parola vuota.
È acqua drenata
dentro qualche anfratto
di piacere.
Amore è una parola piena.
È l’estate che prende forma
quando tu mi chiami.
***
Alcune raccolte di poesie
si leggono come un racconto breve,
o una lunga conversazione telefonica.
Così tante cose vorrei dirti.
***
Anche i sogni hanno un andamento
circolare.
Scalpitano anche di
giorno. A volte
sembra che ridano.
Hanno un brutto carattere.
***
Quante conversioni ha ascoltato il mare.
Quanti missionari salparono
per le Isole del Pacifico,
trovandovi fiori e donne.
Il surf venne proibito.
Così come tutti gli andamenti ondosi
che contraddistinguono
il modo di camminare delle donne.
***
Lo spettacolo di una donna che ride
nell’acqua non è gradito al Signore.
Sono gradite le piantagioni
la fatica nei campi
e la schiavitù.
***
C’è chi per sopravvivere in famiglia
impara l’ ‘arte del silenzio
e del sedere in disparte
[lat. dissĭdĕo = sedere separatamente]