Nevio Spadoni

[EMILIA ROMAGNA] Nevio Spadoni è nato a S. Pietro in Vincoli (Ravenna) nel 1949, ma dal 1984 risiede a Ravenna. Laureatosi presso l’Università di Bologna, insegna attualmente Storia e Filosofia nelle Scuole Superori. Vincitore di numerosi premi, collabora con giornali e riviste. Ha curato con L. Benini Sforza l’antologia Le radici e il sogno. Poeti dialettali del secondo Novecento in Romagna, Faenza 1996. In questi ultimi anni si è dedicato al teatro di poesia ottenendo con i suoi monologhi lusinghieri successi. Vedasi il volume Teatro in dialetto romagnolo, Ravenna 2003 (con una nota di G. Celati).

OPERE DI POESIA: Par su cont, Ravenna 1985; Al voi, Ravenna 1986; Par tot i virs, Udine 1989; A caval dagli ór, Ravenna 1991; E’ côr int j oc, Ravenna 1994.

Le poesie di Nevio Spadoni

U m’armànza ad te

U m’armânza ad
te

di rez trapesa
dal rôs,

un fil d’vósa
alzira

coma ’na pioma
ad piopa,

la camisa
strufignêda.

Un udór
sambêdgh

da la marena

int la séra,

ch’la n’è piò
la nöstra.

 

(da Al voi)

 

MI
RIMANE DI TE – Mi rimangono di te riccioli nascosti tra le rose, un filo di
voce leggera come una piuma di pioppo, la camicia stropicciata. Un profumo
selvatico dalla marina nella sera, che non è più la nostra.

Libartè

U m’piés

cun la févra a
cavalon

la séra

ciamê tra di
spen e dal foi d’urtiga

agli érbidi mi
fos a là vilon

e pisê longh,
longh a la séva.

 

(da Al voi)

 

LIBERTÀ – Mi piace con la febbre alta la sera chiamare
tra spini e foglie di ortica le erbe dei miei fossi là lontano e pisciare
lungo, lungo la siepe.