L’intenso romanzo breve del giovane Giorgio Galli

'Tra le stelle, la polvere e i fucili', presentato a Roma l’11 dicembre 2010

Sabato 11 dicembre 2010 nell’affollatissima sala dell’associazione culturale La Farandola, a Centocelle si è tenuta la presentazione del libro Tra le stelle, la polvere e i fucili di Giorgio Galli (Ed. Cofine, 2010, 7,00 euro) che si era classificato al terzo posto nel concorso Città di Vico del Gargano 2010.

 
Dopo i saluti della presidente della Farandola Romina De Cesaris al pubblico e alle personalità intervenute, l’editore Vincenzo Luciani, in veste di conduttore ha moderato l’incontro in cui sono intervenute la prof.ssa Lilia Bellucci (docente al Liceo Scientifico F. d’Assisi) e la prof.ssa Rosa Gulletta (già docente alla Media Salvo D’Acquisto) che hanno avuto come allievo il giovane autore. Hanno illustrato, con una comprensibile emozione, alcuni aspetti del libro, commentandoli e leggendone un brano ciascuna.
 
Il professor Giuseppe Massara, ordinario di Letteratura inglese all’Università la Sapienza di Roma, si è soffermato sulle caratteristiche della scrittura di Giorgio Galli che, cimentandosi in un romanzo breve di carattere storico, negli anni e nell’ambiente della Resistenza francese, ha saputo ben articolare la sua storia, descrivendo con crudezza e precisione scene di guerra, sorprendenti in un ventunenne che non ha vissuto quegli eventi. Il prof. Massara ha rilevato pure l’orditura poetica che sottende all’immaginifico e ‘musicale’ racconto del romanzo in cui si affacciano spesso ritmi e metri poetici.
 
Luciani, ha affermato che pubblicare un libro a 21 anni è una sfida temeraria. In questo caso superata, grazie all’avallo dei giurati della fama di Achille Serrao, Domenico Cofano, Giuseppe Massara, Rino Caputo del Premio Vico del Gargano nel quale il manoscritto inedito del libro è stato giudicato degno del terzo premio. A questo si aggiunga il grado di consapevolezza e di controllo dei propri mezzi espressivi da parte dell’autore.
 
Giorgio Galli nel applaudito intervento, ne ha dato un’ulteriore riprova. “Non scrivo  – ha affermato – perché è bello scrivere e neanche per hobby; scrivo perché sento di doverlo fare. È una passione che brucia dentro, sono mille idee che si affollano nella mia mente e che chiedono di essere scritte sulla carta. Questa è la motivazione più immediata, poi c’è quella più meditata (che ho scoperto analizzandomi più a fondo). Credo di scrivere perché la realtà di tutti i giorni, il mondo che vedo, spesso è cattivo, è brutto, quando non è mediocre. Quando scrivo mi sento un po’ Dio, posso creare o ricreare storie, persone, vite che riescono a coinvolgermi più della realtà, della quotidianità. Vivere si riduce a percorrere dei binari, a seguire percorsi già delineati; l’unica libertà è quella di scegliere, allo scambio, quale direzione seguire o in quale stazione fermarsi. Scrivere non è scegliere una direzione, scrivere è crearla, è far deragliare il treno della realtà, della quotidianità, dell’obbligo, per poter camminare sul prato o sulle nuvole, non per forza sul ferro o sul cemento. Si può scrivere intensamente solo vivendo intensamente e così facendo esponendosi alla bellezza della vita, ma anche al dolore o alla sofferenza. Penso che il legame tra bellezza e sofferenza sia inscindibile, non ci sarebbe il coraggio senza la paura, non ci sarebbe la libertà senza la costrizione, non ci sarebbe la bellezza senza la sofferenza. A volte penso che il leggere e lo scrivere, e più in generale l’arte, la creatività, siano una droga, senso di alienazione e crisi di astinenza comprese. Eppure anche l’amore, la passione, presentano gli stessi sintomi, ed io non ho ancora conosciuto nessuno che voglia disintossicarsi”.
 
Erano presenti tra il pubblico il consigliere provinciale Pino Battaglia, il consigliere municipale Alfonso Tesoro, i presidenti dei Centri culturali “Lepetit”, Giogio Grillo, “Michele Testa”, Nicola Caravaggio, “Morandi, Nicola Martucci, Pino Liberotti della sezione Anpi Centocelle, le maestre di Giorgio Galli all’elementare "Gesmundo" Renata Ronci e Anna Fabellini, la prof.ssa Silvana Coniglio della media Salvo D’Acquisto, la prof.ssa Antonella Cardilli del Liceo F. D’Assisi, Lucilla Del Guercio, autrice della pittura “Aspra tempesta dell’anima” che figura nella copertina del libro, il giornalista Luciano Di Pietrantonio e il pittore Franco Massimi.
 
Per prenotazione e info sul libro: 338-5205358.
 
Il libro Tra le stelle, la polvere e i fucili
Uomini stanchi cercano una giustizia che sa di vendetta, cercano la morte, che sia del nemico oppure la loro. Ma lì, tra le stelle e la terra, tra quelli che sono eroi ed assassini, può anche nascere un amore così immenso da dare un nuovo senso a tutto, anche a se stessi ed ai propri ideali.
Ne emerge un quadro desolato di eroismi e di violenze, ma anche di illusorio e esasperato vitalismo, sul quale incombe continuamente la morte, ma nel quale sopravvive e si afferma, sull’odio, il valore alternativo dell’amore, di un amore che è tanto forte da contemplare anche il tradimento e la morte di altre vite innocenti.
Queste pagine raccontano la crudeltà, il coraggio, le scelte difficili ma inderogabili di uomini che vivono in un paese (la Francia) in un periodo buio (l’occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale). E mentre la guerra brucia i giorni e le anime, un pianoforte suona sulla spiaggia accarezzata dal vento…
 
L’autore
GIORGIO GALLI, è nato nel 1989 a Roma dove risiede. Studia giurisprudenza all’ Università Roma Tre.
Ha partecipato per la prima volta ad un concorso letterario nella XII edizione del Premio Vico del Gargano, classificandosi terzo, con il romanzo breve inedito (ora pubblicato da Cofine): Tra le stelle, la polvere e i fucili.