“Let’s play” di Torquato Neto

Tradotta da Fabrizio Bianchi

 

Let’s play that

quando eu nasci
um anjo louco muito louco
veio ler a minha mão
não era um anjo barroco
era um anjo muito louco, torto
com asas de avião

eis que esse anjo me disse
apertando minha mão
com um sorriso entre dentes
vai bicho desafinar
o coro dos contentes
vai bicho desafinar
o coro dos contentes
let’s play that

 

Let’s play that

Quando io nacqui

un angelo matto molto matto

venne a legger la mia mano

non era un angelo barocco

era un angelo molto matto, storto

con ali d’aeroplano

 

ecco che quell’angelo mi disse

avvicinando la mia mano

con un sorriso fra i denti

vai bestia a discordare

il coro dei contenti

vai bestia a stonare

il coro dei contenti

Let’s play that

 

 

 

Torquato Neto (9 novembre 1944, Teresina – 10 novembre 1972, Rio de Janeiro). Neto, sin da ragazzino dimostrò grande interesse per la letteratura: a soli 11 anni d’età, chiese come regalo ai propri genitori le opere complete di Shakespeare, pochi anni dopo ricevette anche tutte le opere di Machado de Assis. A causa del proprio carattere ribelle, a 15 anni, Torquato venne espulso dal collegio di Teresina per attività politiche. Un anno dopo, si trasferì a Salvador de Bahia dove frequentò il Colégio Nossa Senhora da Vitória (all’epoca frequentato anche da Gilberto Gil) e lavorò come assistente nel film Barravento di Glauber Rocha. Si dedicò attivamente alla scena musicale della città baiana ed ivi conobbe, oltre a Gil, anche Caetano Veloso, Gal Costa e Maria Bethânia. Tra le doti del poeta, figurava la sua propensione per le lingue straniere: Neto, infatti, parlava fluentemente il francese, l’inglese e il tedesco. Nel 1962, si trasferì a Rio de Janeiro per iscriversi alla facoltà di Giornalismo, ma rinunciò agli studi; dopo tre anni, iniziò la lunga e proficua collaborazione con Gilberto Gil e Caetano Veloso. Nonostante avesse rinunciato agli studi, Torquato collaborò con diverse testate di rilievo. Neto, tra le proprie illustri amicizie, vantava anche quella con un agente culturale difensore delle manifestazioni artistiche avanguardiste, come il Tropicalismo, O Cinema Marginal e la Poesia Concreta. Molte delle canzoni ironiche del movimento tropicalista iniziarono a portare la firma del poeta. Verso la fine del 1960, l’instaurazione del regime dittatoriale e la AI-5 costrinsero Caetano e Gil a lasciare il Brasile. Torquato, rimasto solo, viaggiò in Europa e in USA con Ana Maria, la propria compagna. Il paroliere, inoltre, visse a Londra per un breve periodo e fondò i giornali Flor do Mal e Presença. Agli inizi degli anni ’70, Neto decise di ritornare in Brasile. Il ritorno nel proprio paese d’origine inaugurò la parabola discendente dell’artista: isolatosi dal regime militare e dalla “patrulha ideologica” di sinistra, entrò nel tunnel dell’alcolismo e ruppe diverse amicizie. Chiese più volte che venisse cancellata la propria firma dalla canzone Soy loco por ti, América. Nel 1972, Torquato recitò nel cortometraggio Helo e Dirce di Luiz Otavio Pimentel; scrisse e diresse, inoltre, il film O Terror da Vermelha, la cui trama parlava di un uomo che, dopo esser tornato nella propria città natale, aveva assassinato i propri amici. Il cortometraggio, montato da Carlos Galvao, vide la luce solo un anno dopo. La parabola discendente del poeta si arrestò il giorno dopo del suo 28° compleanno: dopo essere rientrato da una festa, Torquato si chiuse nel bagno ed aprì il gas. Il corpo senza vita del paroliere fu trovato dalla domestica.