Le parole recuperate

Il 21 marzo alla Biblioteca Rodari la poesia e il dialetto dei monti Prenestini e Lepini

E’ stato presentato il 21 marzo 2007, alla Biblioteca Gianni Rodari (Roma, via Olcese 28)  il libro di Vincenzo Luciani Le parole recuperate. Poesia e dialetto nei monti Prenestini e Lepini (Ed. Cofine), realizzato anche grazie al contributo della Provincia di Roma. Sono intervenuti oltre all’autore,  il prof. Cosma Siani (Università di Cassino), Roberta Agostini (presidente Commissione Cultura della Provincia di Roma).

Tra gli ospiti, oltre all’assessore alla Cultura di Palestrina Vittorio Perin,  il sindaco di Sambuci Dario Ronchetti, Michele Lacetera (autore di due fondamentali libri sul dialetto di Zagarolo), il poeta prenestino Antonio Fiasco, la poetessa in dialetto sambuciano, autrice ed attrice di testi dialettali Aurora Fratini e Luigino Proietti (in rappresentanza di Gerano) che hanno deliziato la platea con la lettura di alcune poesie e proverbi, stornelli  nei loro dialetti.

Nel libro di Luciani (7° quaderno del Centro di documentazione della poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”) sono riportati i risultati di una ricerca sulla tipologia dei testi dialettali (vocabolari, proverbi e modi di dire, teatro, poesia, ecc.) dei comuni dei Monti Prenestini e Lepini nella provincia di Roma (Capranica Prenestina, Casape, Ciciliano, Cave, Gallicano, Genazzano, Olevano Romano, Palestrina e Castel San Pietro R., Pisoniano, Poli, Rocca di Cave, San Cesareo, S. Gregorio da Sassola, S. Vito Romano, Zagarolo, Gerano, Sambuci, Artena, Carpineto, Colleferro, Gavignano, Gorga, Montelanico, Segni, Valmontone).
Nella sezione antologica sono presenti i testi di 12 poeti sui 28 complessivi censiti. In appendice anche una guida storico-ambientali dei comuni compresi nell’area della ricerca.

Cosma Siani ha sottolineato l’importanza della ricerca sui dialetti di 25 comuni, condotta con tenacia ed abilità, non solo su fonti librarie ma anche in internet. “Oggi sul web – ha sottolineato- e il libro lo sta a testimoniare, globalizzazione e localismo si incontrano e decretano una sorta di rivincita dei dialetti in epoca di massima globalizzazione. Ne sono testimonianza i numerosi siti dialettali di cui ha fatto sapiente uso l’autore del volume”.

La presidente della Commissione Cultura della Provincia di Roma Roberta Agostini ha espresso “il vivo apprezzamento della Provincia non solo per il libro che rappresenta una novità assoluta per questa parte del territorio,  ma anche per l’attività del Centro di documentazione della poesia dialettale che, in collaborazione con la Biblioteca G. Rodari, Luciani sta conducendo con Achille Serrao, per il recupero e la valorizzazione delle espressioni dialettali della Regione Lazio e delle altre regioni italiane. La Provincia di Roma sosterrà con sempre maggiore convinzione questo sforzo di recupero dei linguaggi dialettali, che ben si fonde con valorizzazione già in essere delle memorie urbanistiche, ambientali e culturali.”

Il titolo del libro, ha spiegato Luciani “vuole trasmettere l’idea della fatica gioiosa di rimpossessarsi di parole considerate perdute e che, d’ora in poi, altri potranno ritrovare, reimpiegandole per nuovi usi, magari associandole per nuovi usi, magari associandole ad altre ancora da ricercare e recuperare. Ognuno di noi, dal singolo cittadino alle istituzioni locali, può compiere azioni, piccole o grandi, ma tutte significative per la tutela dei dialetti. Il moltiplicarsi di queste azioni (siti internet, vocabolari, raccolte di proverbi, modi di dire, letture pubbliche di poesie, lezioni di dialetto nelle scuole, riproposizione di giochi e ricette di una volta, ecc.)”.

La manifestazione, che rientra tra le iniziative della Biblioteca Rodari per l’Arbor Day dedicata quest’anno al parco umbro di Colfiorito, è stata ripresa da Alberto Proietti della Mediateca delle Biblioteche di Roma. Il filmato confluirà nella documentazione del Centro di documentazione.

L’autore del libro Vincenzo Luciani (Ischitella nel Gargano, 1946) è direttore del mensile Abitare A, è fondatore dell’Associazione e della rivista di poesia “Periferie”. Ha fondato e dirige con Achille Serrao il Centro di documentazione della poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”. Ha pubblicato la raccolta di poesie in italiano, Il paese e Torino (1985) e per le Edizioni Cofine: Vocabolario ischitellano (1994), Ischitella (guida storica, proverbi, detti, soprannomi e vocabolario) e Poesie e canzoni ischitellane (1995), I frutte cirve (1996), nel 2001 Frutte cirve e ammature, nel 2005 Tor Tre Teste ed altre poesie (1968-2005) e, con Silvia Graziotti, La regione invisibile. Poesia e dialetto nel Lazio.