[MARZO 2024] Le fiabe di Lauretta, ovvero Storie di sorrisi, di Laura Vazzana, (Roma, Edizioni Cofine, marzo 2024), pp. 72, ISBN 9791280642010, euro 14,50
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Protagonisti delle 12 favole sono i mesi dell’anno che la piccola Lauretta incontra nei luoghi più disparati e sotto le spoglie più fantasiose: un vecchio signore, un ragazzino dispettoso, un bruco, una cicogna, un piccolo aeroplano, e via fantasticando. Ogni racconto è illustrato con un disegno che l’autrice invita i bambini a colorare.
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NEL LIBRO
C’era una volta… Gennaio
Era un omone grosso, con la pancia in evidenza, la barba lunga e grigia e gli occhi di un celeste azzurro chiarissimo, quasi bianco.
Gennaio aveva un brutto carattere, brontolava sempre e, per questo motivo, nessuno lo sopportava. La gente lo trovava freddo e antipatico. Gli animali, appena lo vedevano arrivare, si andavano a nascondere nelle loro tane e non uscivano più.
In realtà, a Gennaio dispiaceva tutta quella solitudine e girava sempre per città e campagne in cerca di qualcuno con cui scambiare due chiacchiere, oppure con cui giocare. Perché, in fondo al cuore, conservava uno spirito bambino.
Un giorno, aveva camminato talmente tanto, che si buttò stremato a sedere sul muretto di un parco.
Passò, soffiando forte, il Vento Gelato dell’Inverno e gli fece volar via il cappello di lana. «Perché ti ssssei fffermato? Sssai perfffettamente che devi andare avanti per trentuno giorni. Non puoi sssederti», lo rimproverò con la sua voce sibilante.
«È anche colpa tua! Se non soffiassi così forte, la gente avrebbe meno fretta di correre a casa al calduccio, non si coprirebbe la faccia fino al naso, mi vedrebbe e si fermerebbe un po’ fuori con me!» rispose Gennaio, mezzo triste e mezzo arrabbiato.
«Ffff», fece il Vento e volò via. […]
Dopo un po’, passò di lì anche la piccola Lauretta. Era scappata dall’asilo scivolando giù da una grondaia, perché si annoiava a colorare disegni prestampati col solito rosso e col solito blu come voleva la maestra.
«Ciao bel pupazzo di neve! Come mai stai seduto? I tuoi fratelli pupazzi di neve sono sempre in piedi. Ho giusto in tasca una carota. Posso mettertela come naso? Si sono dimenticati di fartelo, a quanto pare. Che buffo! Tu non hai in mano la solita scopa. Hai un lecca-lecca alla fragola. Me lo regali?» chiese Lauretta speranzosa.
Gennaio, felice come non era mai stato in vita sua, mise tutte le forze per allungare il braccio ormai rigido e ghiacciato e offrire il lecca-lecca alla bambina.
Lauretta gli accarezzò la mano in segno di gratitudine e gli fece un sorriso che le illuminò il viso come una lampada d’oro. Il calore sincero di quel piccolo gesto sciolse subito il ghiaccio e Gennaio poté uscire dal suo vestito di neve bianca.
«Che bello, Pupazzo! Ti muovi come se fossi una persona vera! Andiamo a giocare a palle di neve. Promettimi che rimarremo per sempre amici.»
Così, Gennaio e Lauretta si presero per mano e corsero verso lo slargo che la signora Neve usava come deposito per le palle. Ce n’erano montagne. Tutte belle lisce, bianche e perfettamente rotonde. Ci volle un mese intero per lanciarle tutte, ma fu molto divertente.
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L’AUTRICE
Laura Vazzana è nata nel 1960 a Cefalù (Pa) e vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi Il mutamento di Isabella (Sovera Editore), Un padre straordinario (L’Autore Libri Firenze), Due amiche (Albatros Il Filo), la raccolta di racconti Alfabeto di amori vari (Albatros) e il giallo Delitto in III E (Fusibilia Libri). Esordisce con Le fiabe di Lauretta nella narrativa per bambini.