La vitalità dei dialetti del Lazio nel nono Premio “V. Scarpellino” 2019

Il successo della cerimonia di premiazione di domenica 9 giugno a Roma Tor Tre Teste

Domenica 9 giugno 2019 si è rinnovato il successo che da nove anni accompagna le edizioni del Premio di poesia e stornelli inediti nei dialetti del Lazio “Vincenzo Scarpellino”, la cui cerimonia di premiazione si è svolta presso il Centro Culturale Lepetit a Tor Tre Teste nell’omonima via al civico 86.

Il gradito compito di aprire la serata è stato assolto alla grande dalla vellutata voce di M. Chiara Forbicioni che ha deliziato il numeroso pubblico con il brano “Le mantellate”. L’artista è stata applauditissima anche negli altri due intermezzi con i quali ha fatto da splendida colonna sonora alla manifestazione.

Giorgio Grillo presidente del Centro culturale Lepetit e dell’associazione L’Incontro, anche a nome dell’associazione Periferie, coorganizzatrice dell’evento, ha ringraziato gli intervenuti (Giuria, vincitori, finalisti, scuole) e ha posto nelle esperte mani del “cantattore” Angelo Blasetti la conduzione della serata. Blasetti, da par suo, con brio, garbo e professionalità, introducendo la serata ha ricordato che da nove anni si rinnova il Premio intitolato a Vincenzo Scarpellino poeta romanesco (nato a Roma nel 1934 e morto a Tor Tre Teste nel 1999), nato dapprima su impulso del poeta Achille Serrao (1936-2012) come un concorso di poesia inedita nei dialetti del Lazio e allargando nelle ultime quattro edizioni il suo interesse anche alla rivitalizzazione di una forma tradizionale di poesia in musica: gli stornelli.

E a proposito di stornelli, ha presentato a sorpresa la piccola Cloe, di appena 5 anni,venuta insieme ai nonni da Allumiere, che, per nulla intimorita ha cantato uno stornello in dialetto lumierasco alla maniera di Sor Capanna, sommersa da un’onda plaudente ed emozionata del pubblico. Un bell’esempio di trasmissione delle lingue locali da nonni a nipoti e un messaggio di speranza per chi si preoccupa della sopravvivenza dei dialetti.

Dialetti che subito dopo hanno offerto un chiaro segnale di vitalità nella lettura dei testi poetici da parte degli alunni premiati nella Sezione Scuola.

La parte del leone in questa edizione l’ha fatta l’I.C. di Tolfa con i ragazzi che hanno partecipato al Progetto “Poesie nel tempo” a cura di Agnese Monaldi e Stefania Riversi (presenti in sala) alle quali è stato rivolto un particolare ringraziamento per il paziente e sagace lavoro svolto.

I ragazzi hanno letto con disinvoltura i testi premiati a partire dal 3° classificato Erald Taflaj, con la poesia “La scòla… che fatica!”, seguito dalla 2ᵃ classificata Alice Sgriscia con “’L mi cane” e concludendo con il 1° classificato Damiano Profumo che ha letto la sua divertente poesia “’L telefonino” (un contrasto tra nonno e nipote sul tema dell’uso-abuso dell’amato congegno elettronico). Agli alunni è stata consegnata una targa e alle insegnanti Agnese Monaldi e Stefania Riversi un omaggio floreale e libri di Edizioni Cofine.

I ragazzi si sono anche esibiti nel canto a braccio di un’ottava sotto la guida magistrale di Agnese Monaldi che ha dedicato un’ottava estemporanea anche ai membri della Giuria presenti (Cosma Siani, Giorgio Grillo, Sandro Bari, Aurora Fratini e Vincenzo Luciani).

Angelo Blasetti ha chiamato vicino a sé i finalisti della sezione Poesia presenti in sala: Nicoletta Chiaromonte (dialetto romanesco), Porfirio Grazioli (dialetto Trevi nel Lazio, FR), Valerio Sampieri (dialetto romanesco), Angela Sgamma (dialetto Allumiere), Paolo Urbanetti (dialetto romanesco) i quali hanno letto un loro testo riportato nell’Antologia del Premio e distribuita ai partecipanti insieme al premio (Libri Edizioni Cofine).

Prima di passare alla premiazione dei vincitori, una pregevole esecuzione di M. Chiara Forbicioni della celebre “Scinne cu’mme”, sottolineata da convinti entusiastici applausi.

Il Vicepresidente dell’Assemblea Capitolina on. Francesco Figliomeni presente alla Cerimonia ha rivolto un saluto non formale di apprezzamento dell’iniziativa che è “una dimostrazione della vitalità culturale della periferia” e per la cui ulteriore valorizzazione in Campidoglio si è dichiarato disponibile a cooperare.

Preceduta dalla lettura dei loro testi poetici sono stati premiati i vincitori della Sezione Poesia a partire dal terzo classificato Renzo Màrcuz (Ciampino, dialetto romanesco) che dopo la lettura da parte del presidente della giuria Cosma Siani della motivazione del premio ha letto le sue poesie. A Marcuz è stata poi consegnata il premio (targa, diploma, serigrafia offerta da Il Mondo dell’Arte, libri di Edizioni Cofine).

Dopo la lettura della motivazione e la lettura dei suoi testi al secondo classificato Valerio Volpi (Anguillara Sabazia, dialetto romanesco) è stato consegnato il premio (targa, diploma, serigrafia offerta da Il Mondo dell’Arte, libri Edizioni Cofine)

Dopo una breve suspence Luca Sborzacchi, poeta in dialetto di Allumiere, è stato proclamato vincitore della Sezione Poesia della nona edizione del Premio di poesia e stornelli inediti nei dialetti del Lazio “Vincenzo Scarpellino” 2019, organizzato dall’Associazione L’INCONTRO con la collaborazione dell’Associazione Periferie.

Dopo la motivazione della giuria a cura del presidente Cosma Siani e la lettura dei suoi testi a Sborzacchi è stata consegnato il premio (targa, diploma, serigrafia offerta da Il Mondo dell’Arte, libri di Edizioni Cofine)

Nella premiazione della sezione stornelli si sono alternati i finalisti Vincenzo Lanna (dialetto Artena), Luca Sborzacchi (dialetto Allumiere), Angelo Zito (dialetto romanesco) leggendo o cantando i loro stornelli. Hanno poi ricevuto il loro premio il terzo classificato Paolo Urbanetti (dialetto romanesco) e il secondo classificato Porfirio Grazioli (dialetto Trevi nel Lazio, FR). C’è stata poi la proclamazione della vincitrice  della Sezione Stornelli Angela Sgamma (dialetto Allumiere) che ha ricevuto in premio  una speciale targa, diploma, serigrafia offerta da Il Mondo dell’Arte e un omaggio floreale.