[Luglio 2016] Íssne (Andarsene) di Nadia Mogini, raccolta di poesie in dialetto perugino, vincitrice del Premio nazionale Città di Ischitella – Pietro Giannone 2016, pp. 48, euro 10,00
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IL LIBRO
"I pregi di questa breve e notevole raccolta di Nadia Mogini (un vero e proprio canzoniere in absentia) sono molti, ma tutti richiamano a una idea della poesia che ha a che fare con la pulizia formale e con la semplicità che attinge al dialetto perugino. I versi sono essenziali, calibrati e misurati, spesso in rima, mai ovvia. Ricorda molto per nitore e per profondità certe soluzioni di Giorgio Caproni e, per chiarità, il magistero di Sandro Penna. La rastremazione formale, tesa a una lingua basica, porta alla formulazione di composizioni brevissime, ordinate in sequenza, quasi a scandire la vicenda luttuosa, il diario privato della pena del vivere, in una tensione monologante dal rintocco sommesso, che va a stanare, in un ossessivo e disincantato domandarsi sulla pagina, quel che la poesia salva o recupera nel mare della perdita." (dalla motivazione della giuria)
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L’AUTORE
Nadia Mogini è nata nel 1947 a Perugia, città in cui ha compiuto gli studi, laureandosi in Lettere Moderne.
Ha insegnato materie letterarie nella scuola media in Lombardia, Umbria e Marche. Vive ad Ancona.
Interessata alla poesia, al canto corale e al teatro, da tempo si impegna in questi settori. Nel 2005 le è stato assegnato il Premio come migliore caratterista femminile al Festival Nazionale del Dialetto “La Guglia d’oro” di Agugliano (An).
La sua produzione poetica è prevalentemente in dialetto: quello di Perugia (borgo di Porta S. Angelo) e, in misura più ridotta, quello di Ancona, con qualche “escursione” nella lingua italiana. In dialetto (oltre che in italiano) compone pure haiku, forma poetica a lei particolarmente congeniale (un suo haiku è pubblicato nell’antologia”Akisame” del Premio Letterario “Matsuo Basho¯” 2013).
Ha vinto i seguenti Concorsi: XXI Premio Letterario Varano 2009 (Sezione riservata ai dialetti italiani); XXIII Concorso di Poesia “Sabatino Circi” 2011, Borbona (Sezione ottava rima); XVI Premio “Città di Foligno” 2012 (Sezione vernacolo). Sempre nel 2012 è stata finalista al Premio Nazionale di poesia nei dialetti d’Italia “Città di Ischitella-Pietro Giannone”. Nel 2014 ha avuto una menzione speciale al Premio Nazionale “Poesia Onesta” (Sezione silloge nei dialetti italiani).
La foto dell’autrice è di Rosella Centanni
RECENSIONI
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NEL LIBRO
Pròpio per noialtri due
quile du tazzine bianche
del caffè per tutti i giorni
tu, contento, évi arportàto.
Quand’una è ita n cocci
me so sentita nnzzoché.
N’altra uguale n l’ò rtrovàta.
Proprio per noi due / quelle due tazzine bianche / da caffè per tutti i giorni / tu, contento, avevi riportato. / Quando una è andata in pezzi / mi sono sentita un nonsoché. / Un’altra uguale non l’ho trovata.
Spanciàta la bocca
pe n urlo armagnàto,
m’arfílo na giarda
co l’aqqua ch’arcòlgo
a mano gemmnàte.
L dolore sverzzàto,
benànco l più grosso,
dev’èsse educato.
Allargata la bocca / per un urlo rimangiato, / mi rifilo un ceffone / con l’acqua presa a manciate. / Il dolore senza contegno, / seppure il più grande,/ deve essere educato.
La casa, zzitta, penzza
con quil’educazione
de chi à riguardo
e sente la mancanzza.
La casa, zitta, pensa / con quella educazione / di chi usa riguardo / e sente la mancanza.