Ischitella, i dialetti d’Italia nelle lingue del mondo

Il 5 luglio 2015 premiati i vincitori del Premio Ischitella-Pietro Giannone

Il 5 luglio 2015 nella piazza principale del centro garganico la Banda Pietro Giannone, con l’esecuzione dell’inno Fratelli d’Italia, ha aperto la cerimonia di assegnazione del Premio Ischitella-Pietro Giannone per una raccolta di poesia inedita nei dialetti d’Italia.

L’evento è stato magistralmente condotto dal giornalista di Radio Vaticana Davide Dionisi e da Licia Novaga.

Erano presenti il Sindaco di Ischitella Piero Colecchia, il Presidente del Consiglio comunale di Ischitella con delega al Turismo Giuseppe (Pippo) Merolla, consiglieri comunali e il neo consigliere regionale Raffaele Piemontese. Hanno pure partecipato i membri della Giuria Rino Caputo, Ombretta Ciurnelli, Vincenzo Luciani, Giuseppe Massara, Marcello Teodonio ed i poeti vincitori Paolo Gagliardi e Gabriella Rossitto Assente giustificatissimo il poeta Giovanni Nadiani.

Licia Novaga ha rivolto un grande e sentito ringraziamento agli sponsor e ai sostenitori del Premio Ischitella-Pietro Giannone Arte Dolce di Michela Triggiani, Bar Centrale, B&B Sul Corso di Raffaella Falco, B&B Sun & Smile di Tozzi Nicola, By Cosimillo di Russo Anna Rita e Russo Nazario, Coro SS. Crocifisso di Varano, Farmacia Dr. Germano Lustri, Mente Locale Pub, Ristorante Pizzeria Sulle Scale, L’Operetta Osteria di Mare Rodi G.co, Carmela Agricola, Giuseppe d’Errico e Annamaria Agricola, Antonietta Castellucia e la Parafarmacia Uria di Ischitella.

Ha poi ricordato che nella serata del 4 luglio si è tenuto nella Darsena di Foce Varano, allietato dai balli della Scuola Dance Up di Maria Comparelli, un reading dei poeti vincitori, preceduto da un contributo sul temaTrilussa e la Grande Guerra di cui quest’anno ricorre l’anniversario, del prof. Marcello Teodonio dell’Università di Roma Tor Vergata, membro della Giuria del nostro Premio, presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli.

La premiazione della XII edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone 2015 è stata introdotta da un intervento, a nome della Giuria, del prof. Rino Caputo dell’Università di Roma Tor Vergata, il quale ha informato che quest’anno sono pervenute 34 sillogi provenienti da 16 diverse regioni italiane. Tra esse la giuria in precedenza ha provveduto a selezionare per la scelta finale le sillogi dei poeti: Maurizio Balestra (dialetto romagnolo di Cesena), Maria Gabriella Canfarelli (dialetto siciliano di Catania), Rita Gusso (dialetto veneto di Caorle), Vincenzo Mastropirro (dialetto pugliese di Ruvo, Bari), Marino Monti (dialetto romagnolo di Forlì), Fernando Gerometta (dialetto friulano), Paolo Gagliardi (dialetto romagnolo di Lugo, Ravenna), Gabriella Rossitto (in dialetto siciliano di Catania), Giovanni Nadiani (in dialetto romagnolo di Reda di Faenza, Ravenna). Dopo un approfondito scambio di considerazioni sul valore delle singole raccolte la giuria ha stilato la graduatoria finale che ha decretato all’unanimità: 1° Paolo Gagliardi, con la raccolta in dialetto di Lugo (RA) Fent, caval e re (Fante cavallo e re), 2° Gabriella Rossitto, con la raccolta di dialetto siciliano di Catania Petrafennula, 3° Giovanni Nadiani con la raccolta in dialetto romagnolo di Reda di Faenza (RA) Anmarcord (Non mi ricordo).

Rino Caputo nel dare atto all’amministrazione di Ischitella del suo indispensabile contributo per il successo del Premio, divenuto un’eccellenza in campo nazionale, ha sottolineato la positiva novità dell’internazionalizzazione del Premio che è destinata a lievitare grazie alle traduzioni di testi dei poeti vincitori tradotte in inglese dal poeta in 4 lingue Joseph Tusiani e da Giuseppe Massara, in tedesco dalla germanista Anna Maria Curci, in spagnolo dall’ispanista Emilio Coco.

Il giornalista dell’emittente radiofonica pontificia Davide Dionisi ha poi condotto la cerimonia di premiazione con la lettura dei testi in italiano a cura di Licia Novaga, Michelina Menonna e da Mario De Cristofaro di cui ha rilevato la loro bravura e la fedeltà al Premio.

Di Giovanni Nadiani, vincitore della prima edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone con la raccolta Eternit e quest’anno terzo classificato con la raccolta in dialetto romagnolo di Reda di Faenza (RA) Anmarcord (Non mi ricordo) è stato letto il testo che dà nome alla raccolta, in dialetto romagnolo da Licia Novaga, in italiano da Mario De Cristofaro e in tedesco da Echkard Buckfink.

Il prof. Rino Caputo ha letto la motivazione della Giuria: Anmarcord (Non mi ricordo) di Giovanni Nadiani, in dialetto romagnolo di Reda di Faenza, terza classificata al premio Ischitella-Pietro Giannone, riproduce brandelli di realtà contemporanea, con molto vigore ed empatia nei confronti di uomini, animali, e cose, in versi scardinati da ogni metrica, e perfino dal ritmo del parlato quotidiano, talora con esperimenti grafici di spezzature e sillabazioni. L’esito complessivo è di una grande intensità di espressione e di rappresentazione. La raccolta è in due parti: nella prima dominano il senso di solitudine, lo stordimento per il rapido precipitare della vita, la condizione di estraneità rispetto al fuori da sé; la seconda, un poemetto, è un canto-racconto straziante della malattia e della conseguente condizione di spaesamento che sembra affinare la percezione del sé rispetto al mondo.

La premiazione è proseguita con la lettura delle poesie di Gabriella Rossitto seconda classificata con Petrafennula, in dialetto siciliano di Catania i cui testi sono stati letti in italiano da Michelina Menonna, in tedesco da Echkard Buckfink e in siciliano dalla viva voce della poetessa catanese.

Il prof. Rino Caputo ha letto la motivazione della Giuria: Petrafennula di Gabriella Rossitto, è una raccolta in dialetto siciliano di Catania, in composizioni non estese, dai versi brevi o brevissimi, a volte quasi singhiozzi per raccontare la dolorosa esperienza dell’essere. L’Autrice sviluppa i temi della solitudine, della caduta delle illusioni, del disinganno, dell’impossibilità dell’amore e di stabilire empatiche relazioni in una quotidianità soffocante in cui si innesta il desiderio di fuga che solo la poesia sembra poter placare. In alcune liriche sono inseriti versi in lingua che sul piano fonico conferiscono particolare musicalità al verso, insieme all’uso di parole accorpate e ripetute che attestano una ricerca stilistica personale senza artifici e forzature.

I membri della Giuria Marcello Teodonio e Ombretta Ciurnelli hanno quindi consegnato il premio consistente in libri dell’editrice Cofine di Roma, prodotti tipici di Arte Dolce di Michela Triggiani e di By Cosimillo di Russo Anna Rita e Russo Nazario) oltre all’ospitalità per due giorni (gentilmente offerta dagli Amici del Premio Ischitella)

Infine è stato premiato Paolo Gagliardi, vincitore della dodicesima edizione del Premio Città di Ischitella Pietro Giannone 2015, con la raccolta poetica inedita in dialetto di Lugo (RA) Fent, caval e re (Fante cavallo e re). Tre poesie tratte dalla raccolta vincitrice, tradotti in inglese da Joseph Tusiani sono stati letti dal prof. Giuseppe Massara ordinario di letteratura inglese all’Università La Sapienza di Roma. Un testo in tedesco tradotto dalla germanista Anna Maria Curci, è stato letto da Echkard Buckfink, le traduzioni in italiano sono state lette da Michelina Menonna e Mario De Cristofaro, mentre Paolo Gagliardi li ha declamati nell’originale dialetto romagnolo.

Il prof. Rino Caputo ha letto la motivazione della Giuria: Fent, caval e re (Fante cavallo e re) di Paolo Gagliardi, in dialetto romagnolo di Lugo, Ravenna, (dedicato a “Al soldato semplice Taddeo Tampieri, classe 1889, facchino, 36° Reggimento Fanteria. Mio nonno”), è un diario di guerra composto da piccoli frammenti, in cui l’io narrante, i compagni, le giovani reclute e i nemici, vivono la loro partita a carte in compagnia della morte, senza il conforto della speranza, riscaldati a volte da qualche tenue ricordo. La vita di trincea è evocata con forza icastica, senza tentazioni retoriche, in uno stile asciutto, il solo con cui si può raccontare una guerra senza senso, come tutte le guerre. La storia è narrata attraverso liriche brevi, in versi liberi, spesso ipometri, con andamento colloquiale, sottilmente e intimamente ritmato. La metafora della partita a carte percorre tutto il racconto, sia per esprimere indignazione per le ingiustizie, sia per l’amaro bilancio che chiude l’esperienza della guerra.

I membri della Giuria Giuseppe Massara e Ombretta Ciurnelli hanno consegnato a Paolo Gagliardi il premio consistente oltre all’ospitalità per due giorni (gentilmente offerta dagli Amici del Premio Ischitella), in 100 copie della sua raccolta Fent, caval e re edita da Edizioni Cofine di Roma e di altri libri della stessa editrice, e in prodotti tipici di Arte Dolce di Michela Triggiani e di By Cosimillo di Russo Anna Rita e Russo Nazario.

In conclusione un grande ringraziamento è stato rivolto a Pierino Comparelli per il suo contributo fondamentale alla riuscita del Premio sia in veste di organizzatore che di realizzatore di preziosi video anche delle trascorse edizioni e che è possibile trovare su youtube all’indirizzo vicluc 100. Un sentito grazie è stato rivolto al direttore artistico del Premio Ischitella Vincenzo Luciani e ai giornali da lui diretti, Abitare a Roma e Periferie e un grazie anche al fotografo ufficiale della rassegna nonché poeta Valerio Agricola (sue le foto qui pubblicate).

Un sentito ringraziamento per aver onorato il premio anche ai poeti vincitori Paolo Gagliardi, Gabriella Rossitto. Un affettuoso applauso è stato dedicato a Giovanni Nadiani che per ragioni di salute non ha potuto presenziare al Premio come era nelle sue intenzioni.

Un cesto di prodotti tipici di By Cosimillo di Russo Anna Rita e Russo Nazario è stato poi donato allo speciale conduttore dell’evento Davide Dionisi che ha tenuto a rimarcare la generosa ospitalità e il clima di grande amicizia stabilitosi tra membri della Giuria, poeti, amministratori locali e sostenitori del Premio.

Infine tutti i poeti e i giurati sono stati invitati a fare gruppo per la foto ufficiale.

Il sindaco di Ischitella che ha dato l’appuntamento alla prossima XIII edizione del Premio Ischitella-Pietro Giannone, aveva espresso nel suo saluto di apertura il suo più vivo compiacimento per l’eccellenza dei risultati e per la crescente rinomanza del Premio. Piero Colecchia ha ribadito come il centro garganico, con il Premio Ischitella-Premio Giannone e con le prossime iniziative che stanno maturando attorno al Museo, si avvii a diventare sempre più un polo culturale e un nucleo di attrazione di turismo culturale grazie alla Grande Bellezza dei suoi beni ambientali, monumentali e archeologici.

Ischitella, 6 luglio 2015