I. Ingrandimenti [2001]

Da Fotografie e altre istantanee (Foggia, Sentieri Meridiani, 2008)

1.

Luce entro cui si raccolgono

le abbaglianti linee del paese

la cupola celeste del mattino

la striscia salata del molo.

Il cuore dell’infanzia batte

nel grembo di questo scenario

si radica molle un senso di passate brezze

di aromi resinosi di pinete

di magiche caldarroste

che riempiono le piccole mani.

Una barca che parte.

Verso est, verso la Dalmazia dolce e corrugata

come il sogno del mio amico Tomas

come la roccia ricoperta di muschio

profonda e ovattata.

 

2.

Chiesa di San Nicola.

Un po’ di Seicento e di Settecento.

Nelle file a destra, terza panca,

è posato il velo trapunto di una donna che passò

nel suo drammatico Novecento.

Le candele sono sempre nuove

l’altare lindo le vetrate smaglianti

e il vecchio organo che risuona

nelle sue ondose ferite.

 

3.

Le punte dei pini scorrono

sopra il tetto dell’automobile

che fugge ariosa tra le essenze

profumate di un’altra estate.

Come vanno in fretta questi aghi di tempo

Via Appia e Foresta Umbra

come pungono agli occhi

fosfeni calamitati.

 

4.

Tersa lastra di mare meridiano

amiche profondità di abisso

nudo miraggio di sabbie uniformi.

Un folle granchio s’è impadronito di me

è uscito alla riva infuocata

ha mosso la conchiglia inerme

è ritornato al suo fondo imperscrutabile.

 

5.

Isola. Due gabbiani sopra il faro.

Isola tra isole. Vapori freschi di onde.

Nuvole grigie, vicine a questo quadro eterno.

 

6.

Il vento ha urlato tutta la notte

graffiando anche l’alba e il sole difficile.

Ho ascoltato fino in fondo la sua arroganza.