La celebrazione di un importante anniversario, nel nostro caso il 20° anniversario del Premio Ischitella-Pietro Giannone non può non partire da ricordi e documenti d’epoca.
Dante Della Terza
Inizierò quindi con un ricordo di Dante Della Terza, primo prestigioso presidente della Giuria del Premio, morto il 6 aprile 2021, in una clinica di Cambridge, proprio nei pressi di quella Harvard che lo ha visto insegnare e dirigere per molti anni il Dipartimento di Romance Languages & Literatures. Avrebbe compiuto 97 anni il 5 maggio successivo.
“Nato nel 1924 in Irpinia, di cui ha sempre fieramente conservato le radici contadine e operaie della sua famiglia, Della Terza – ricorda Rino Caputo – si formò come allievo di Luigi Russo nella Scuola Normale di Pisa. Singolare il tirocinio post lauream tra Parigi, dove incontrò sua moglie Mollie, borsista di lingue di Seattle, che lo portò poi con sé in Nordamerica, e Zurigo (giovane interlocutore, tra gli altri, di Bertolt Brecht).Italianista ‘dei due mondi’, come egli stesso amava definirsi, ha insegnato nella neonata Università calabrese di Arcavacata, per poi concludere la carriera sulla cattedra napoletana che fu di Francesco De Sanctis.
Dante Della Terza e il Premio Ischitella-Pietro Giannone
Dante Della Terza è stato il presidente della Giuria del “Premio Ischitella-Pietro Giannone” fin dalla fondazione nel 2004 e poi per lunghi anni, contribuendo alla sua affermazione. Amava soggiornare, in occasione delle premiazioni, nella cittadina garganica e avere un confronto ravvicinato con gli altri membri della giuria e con i poeti premiati, partecipando attivamente sia al lavoro della Giuria che al confronto con i poeti in dialetto delle varie regioni d’Italia (stilando le motivazioni sulle sillogi vincitrici).
Come tutti i grandi sapeva fare squadra, svolgendo un’apprezzata opera di valorizzazione delle lingue locali di cui è ricco il nostro Paese. Ricordo come un privilegio quello di aver avuto la sua affettuosa amicizia, di averlo ospitato nella mia modesta abitazione di Ischitella e di aver condiviso con lui una sua lezione particolare su Francesco De Sanctis all’Istituto alberghiero della cittadina garganica.


In quell’occasione, dopo aver guardato negli occhi gli studenti, spostò il tavolo verso di loro chiedendo se conoscessero l’illustre studioso e, senza attendere una loro risposta, iniziò a raccontare la vicenda “amorosa” tra il giovane De Sanctis e una sua cugina, catturando subito la loro attenzione e, a mano a mano, svolse una memorabile lezione, senza mai cessare di assicurarsi l’attenzione dell’uditorio.
Magistralmente, è proprio il caso di dirlo.

Un altro mio ricordo particolare, tra i tanti avuti, è quello in cui Dante Della Terza fu festeggiato per i suoi 80 anni, insieme a Joseph Tusiani (suo coetaneo) nel 2004, presso l’Università di Tor Vergata. In quell’occasione fu anche intervistato Enzo Del Vecchio di Raitre.

Ritengo significativa (Della Terza è al centro) questa foto, scattata in occasione della prima Rassegna nazionale di poesia in dialetto «Altre lingue», del 25 e del 26 giugno 2004 ad Ischitella nel Gargano, inserita nel più complessivo progetto «I poeti del Parco – Ischitella città della poesia». Ad essa parteciparono i poeti Lino Angiuli, Franco Loi, Achille Serrao, Francesco Granatiero, Joseph Tusiani, Assunta Finiguerra, Marcello Marciani ed io.

Le foto sono di Pasquale Di Bari, che ha partecipato e documentato numerose edizioni del Premio Ischitella-Pietro Giannone