Abitare la ferita di Valentina Casadei

Nota e scelta di poesie di Maurizio Rossi

 

«Nessuno può spiegare perché finisce l’amore. Non c’è un momento preciso in cui si può identificare la caduta; non c’è un percorso canonico di salvezza o di recupero del rapporto “strappato”. C’è solo il presente inesorabile. Il dolore è troppo grande per poter razionalizzare l’accaduto.» (dalla prefazione di Ottavio Rossani).

Si può abitare la ferita e macerarsi nel dolore, anche parlandone; Valentina Casadei non parla del suo dolore, compone le parole in versi per ricostruire il tessuto strappato della sua esistenza e potersi ritrovare.

 

41.

La tua assenza passa inosservata

nessuno può dire ciò che mi manca

e mentre gli anni trascorrono sul mio cuscino

riposo in segreto

le solitudini mi scivolano via dalle dita

e nei miei lutti accumulati

trattengo il respiro

conto fino a un milione

 

54.

Come un susseguirsi di promesse

sull’altro labbro

si alzano senza speranza, i sospiri

sono la donna che vedo sfiorire

ruga dopo ruga

nel mio specchio

Ogni alba è un mattino in meno

così litigo con la luce

 

64.

Quando moriremo smetteremo di conoscerci

e i nostri vestiti usurati dai mali

saranno annusati da nasi senza emozioni

da narici sconosciute

che non potranno riconoscere

la fragile natura del nostro legame

l’espansione del nostro vuoto interiore

la notte potrà sembrare lunga

e le assenze scintilleranno

fino ai capelli bianchi e l’ultimo sogno

 

Valentina Casadei, Abitare la ferita, Ed. I Quaderni del Bardo, Sannicola (LE) –  2024

 

Valentina Casadei è una sceneggiatrice, autrice e regista italiana. Diplomata in storia del cinema al Dams di Bologna e in sceneggiatura all’Eicar di Parigi, ha scritto e diretto due cortometraggi,”Giusto il Tempo per una Sigaretta” (Italia, 2020). e “Ronde Nocturne” (Francia, 2024). Sue poesie e racconti brevi sono apparsi su varie riviste letterarie italiane cartacee e online. Ha pubblicato cinque raccolte di poesie: “Tormento Fragile” ( 2018), “Il Passo dell’Inerzia”(2020), “Uno Più Uno Fa Uno” (2020) e in Francia, “Plainte Contre A” (2023) e “Habiter la Blessure” (2023). Ha vinto diversi premi, tra cui il Premio Carver nel 2022.