Successo della 2ª edizione di Altre Lingue – Achille Serrao

Il 14 febbraio 2020 nella Biblioteca Nazionale fusione del canto dei poeti nei dialetti d’Italia e di quello dei cori popolari

 

Il 14 febbraio 2020 la seconda edizione di ALTRE LINGUE – Achille Serrao, Incontro e Reading di poeti nei dialetti e nelle lingue d’Italia e Cori popolari italiani è stata aperta da un saluto da Eleonora Cardinale, responsabile dell’Ufficio Archivi e Biblioteche letterarie contemporanee della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, in rappresentanza del direttore Andrea De Pasquale.

La Biblioteca Nazionale – ha ricordato Cardinale – considerato l’elevato valore culturale del fondo di 3000 volumi donato dal Centro di documentazione della poesia dialettale italiana “Vincenzo Scarpellino” e acquisito nel marzo del 2018, ha provveduto alla sua catalogazione rendendolo accessibile per la consultazione e si adoprerà perché non sia smembrato, ma mantenga la sua integrità e unitarietà. La Biblioteca è lieta di ospitare per il secondo anno la Rassegna Altre Lingue – Achille Serrao e il 10 marzo è pronta ad accogliere il primo convegno dialettologico riservato ai dialetti del Lazio, coordinato dal prof. Ugo Vignuzzi che si terrà il 10 marzo prossimo.

Cristina Polli, referente Gruppo Lend di Roma, nel porgere il saluto della sua associazione che ha cooperato alla realizzazione dell’evento fin dalla prima edizione ha rinnovato l’impegno anche per le edizioni future.

È stato poi proiettato un video in cui il poeta Luigi Bressan ha salutato i partecipanti, in particolare la piccola Maria Serrao e la vedova di Achille Serrao Paula Gallardo e sottolineando l’amicizia con il grande poeta campano e la frequentazione artistica con lui e con Amedeo Giacomini.

Febbraio (mese febbrile purtroppo, come da etimologia) ha privato il reading della presenza fisica dei poeti Fabio Franzin (dialetto veneto), Francesco Gabellini (dialetto romagnolo) che tuttavia hanno inviato due video che sono stati proiettati ed applauditi dai partecipanti hanno potuto seguire la lettura dei testi poetici sull’opuscolo edito da Cofine. Nello stesso erano presenti i testi dei poeti Dante Maffìa (dialetto calabrese) e Marco Scalabrino (dialetto siciliano) impossibilitati anch’essi a partecipare.

Dopo aver ringraziato la Biblioteca Nazionale, Vincenzo Luciani ha sottolineato la peculiarità dell’Incontro di quest’anno caratterizzato dalla fusione del canto dei poeti nelle Altre Lingue e dal canto dei cori popolari (quest’anno del Lazio – ma che hanno spaziato nel ricco patrimonio delle diverse regioni d’Italia). Con questo evento – ha affermato Luciani – si realizza il sogno di Achille Serrao di una verifica dello stato dell’arte della poesia nei dialetti d’Italia. E di nuovo grazie alla sensibilità di questa Biblioteca il 10 marzo con un prestigioso convegno dialettologico presieduto dal prof. Vignuzzi sempre in collaborazione con la Biblioteca si tasterà il polso dei dialetti del Lazio verificandone l’evoluzione e la consistenza reale.

Con la riconosciuta competenza il poeta e critico Manuel Cohen, condirettore di “Periferie” ha introdotto con sintetiche annotazioni sulla loro vita ed opere i poeti che hanno animato il reading. I testi di tutti i poeti sono stati seguiti nell’opuscolo (realizzato dall’editrice Cofine con le traduzioni delle poesie declamate in dialetto, e i dati biobibliografici dei poeti).

Si sono quindi succeduti nella lettura i poeti: Anna Maria Farabbi (Umbria), Francesco Granatiero (Puglia), Maria Lenti (Marche), Enrico Meloni (Lazio), Roberto Pagan (Friuli Venezia Giulia), Gianpaolo Serra (Sardegna), Andreina Trusgnach (Friuli Venezia Giulia)

La fusione del canto dei poeti e di quello dei Cori, è stata in forte sintonia con la personalità di Achille Serrao, poeta, scrittore e critico letterario ma anche un cantante e chitarrista di indubbio valore.

La sapiente regia musicale dell’importante sezione corale dell’incontro (nei dialetti di numerose regioni italiane) è stata ad opera del M° Paula Gallardo Serrao che ha anche diretto i Cori Voci d’Oro dell’Istituto Comprensivo di via dei Sesami di Roma Centocelle e il Nuovo Coro Popolare del Centro Studi Atelier Centodue di Roma Torpignattara.

Importante e di livello anche il contributo del Coro CAI di Aprilia diretto dal M° Emanuela Della Torre e del Coro Incontrocanto di Ardea diretto dal M° Francesco De Stefani.

 

Gli organizzatori hanno tenuto a ringraziare per il prezioso sostegno all’iniziativa Vini Cardeto, Panificio Rossello e Sogester.

 

 

I PROTAGONISTI DI ALTRE LINGUE – ACHILLE SERRAO 2020

 

 

CORO VOCI D’ORO – Coro dell’Istituto Comprensivo Via dei Sesami – Diretto da Paula Gallardo

Nato nel 2016 come corso extrascolastico dell’I.C. Via dei Sesami – scuola media, nel quartiere di Centocelle (Roma), conta più di 20 cantori dai 10 ai 13 anni, di svariate etnie e provenienze. E’ impegnato nell’integrazione e conoscenza attraverso il canto d’insieme: impara, coltiva, studia e condivide brani popolari delle culture originarie dei vari componenti per arricchire il proprio repertorio (brani didattici, “work songs”, spirituals, canti tradizionali dal mondo). Si esibisce in manifestazioni nella sede scolastica e anche in manifestazioni del quartiere. Nel dicembre 2019 ha partecipato al Concurso de Villancicos, gara di canti natalizi latino-americani per coro, ottenendo il Primo Premio.

Paula Gallardo. Nata a La Plata (Argentina), diploma di Maestro di Musica e Professore di Educazione Musicale (per l’insegnamento della musica nelle scuole di ogni grado e nel Ciclo Inferiore e Ciclo Medio dei Conservatori di Musica) col massimo dei voti al Conservatorio “G. Gilardi”. Ha studiato pianoforte (VIII anno) e composizione e ha frequentato il Corso di Direzione Corale del M° O. Escalada. Si trasferisce in Italia nel 1990 dove frequenta il Triennio Superiore di Composizione presso il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia con il M° E. Alandia e nel 1999 consegue il Diploma Superiore di Composizione con il massimo dei voti. Svolge attività come docente, pianista e compositore.

 

Il Coro ha eseguito: Storia della canzone BELLA CIAO -Ai ninnora (SARDEGNA) – Ndaun ndaun (PUGLIA-Andria) – Quell’uccellino (LAZIO)

 

CORO CAI APRILIA – Diretto dal M° Emanuela Della Torre

Fondato nel 2014, è stato diretto fino al 2018 dal M° Rita Nuti ed attualmente dal M° Emanuela Della Torre. Il repertorio è legato alla cultura dei canti di montagna tradizionali e di quelli di autori contemporanei. Ogni anno nella rassegna “Monastercantando”, all’insegna della musica e del trekking, i cantori si esibiscono nei luoghi storici più prestigiosi della zona. Ogni anno a Natale organizza la rassegna musicale “Voci sotto l’albero” Il Coro è punto di riferimento per tutti coloro che amano la natura, il bel canto e la socialità.

Emanuela Della Torre nasce a Roma. Intraprende giovanissima lo studio del pianoforte diplomandosi nel 2002, presso il Conservatorio di L’Aquila. Dopo aver militato, per circa 10 anni, nel coro Rutuli Cantores di Ardea, scopre la grande passione per il canto lirico. In campo operistico si è esibita in molti teatri interpretando diversi ruoli nelle più famose opere. Nel 2008 consegue con il massimo dei voti il Diploma in Didattica della Musica. Dal settembre 2016 dirige il Coro Polifonico InGrado. Da dicembre 2018 è alla guida del Coro CAI di Aprilia.

 

Il Coro ha eseguito: Vola vola (Abruzzo – di Albanese-Dommarco armoniz. Pietropoli), Varda che vien matina (Bepi de Marzi – Veneto), Benia calastoria (Bepi de Marzi), Mama Piero me toca (Bepi de Marzi), A mezzanotte in punto (armonizzazione Pietropoli – Trentino A. A.)

 

CORO INCONTROCANTO di Ardea – Diretto dal M° Francesco de Stefani

Diretto dal 2017 dal M° Francesco de Stefani, il coro dopo il suo esordio ad Ardea (Roma) nel 2008 con il nome di “Coro San Gaetano, nel 2010 cambia denominazione, e nel 2011 si costituisce in Associazione col nome di “Coro Polifonico Incontrocanto”. Coro polifonico a 4 voci, tutto al femminile, il suo repertorio spazia dal sacro al profano. Or­ganizza la rassegna “NataleInCanto” e ha animato diverse messe in Basiliche ed importanti Chiese. Nell’ultimo anno ha svolto un’intensa attività concertistica: presso gli osped­ali IFO (Regina Elena) di Roma; nella Chiesa SS. Pio e An­tonio di Anzio (Rm); per la Festa della Musica nel Museo delle Civiltà dell’Eur (Rm). Partecipa inoltre ad importanti rassegne corali: Fabriano Choral Festival, Vicini di canto (Pescocostanzo-Abruzzo), Sea Sound Choral Festival II edi­zione a Nettuno (Rm), Cor…ali di Note in Ostia (Rm) e alla Prima Rassegna di Canto Corale ad Altamura (BA).

Francesco De Stefani. All’età di sette anni ha iniziato lo studio del pianoforte classico e a 19 anni quello del canto lirico barocco e rinascimentale come controtenore. Dal 2009 è uno dei membri del coro della diocesi di Roma, e partecipa a numerosi concerti di mu­sica sacra e profana. Ha partecipato a molte celebrazioni presiedute da Papa Benedetto XVI e in piazza San Pietro per la beatificazione Giovanni Paolo II. Nel febbraio 2011 si diploma in organo liturgico. Da giugno 2013 è membro ufficiale del gruppo vocale maschile “Dodecafonici”. Nel 2014 collabora con il Festival “Federico Cesi” e in giugno debutta con l’Orchestra Internazionale di Roma, diretta dal M. A. Pantaneschi, nel 2016 nell’Incoronazione di Poppea di Monteverdi, nel ruolo di Amore e nel 2017 nello Stabat Mater di G. Battista Pergolesi come contralto

 

Il Coro ha eseguito:Valdostana (Val d’Aosta), Vola vola + Reginella campagnola (è un medley dell’Abruzzo), Reginella (Napoli), Vitti na crozza (Sicilia), No potho reposare (Sardegna), Vacanze Romane.

 

NUOVO CORO POPOLARE del Centro Studi Atelier CentodueDiretto dal M° Paula Gallardo

Nato nel 2014 nell’Associazione Centro Studi Atelier Centodue di Torpignattara il coro ha un repertorio di canti della tradizione italiana, in dialetto e in lingua. Ha esordito nella Protomoteca in Campidoglio (febbraio 2015) nella premiazione di “Salva la tua lingua locale”. Partecipa a manifestazioni di poesia dialettale: “L’Arte nel Portico” a Colli Aniene, “Due giorni di Poesia” a Ischitella (FG), nel Teatro di Tor Bella Monaca e alla presentazione di Poesie 1968-1978 di Achille Serrao alla Casa della Cultura di Villa De Sanctis. Partecipa alle rassegne corali: “Cori sotto l’albero”, “Fiano in canto”, “Alta Pusteria International Choir, “Monaster Cantando”. Il 26 aprile 2020 si esibirà a Parigi su invito del Centre Culturel Italien de Paris.

 

Il Coro ha eseguito: Li sarracini (Campania), Volta la carta F. De André, Fimmene fimmene (Puglia),

L’uva fogarina/Siur padrun (Emilia Romagna-Piemonte-Lombardia)

 

 

LUIGI BRESSAN (1941) vive a Codroipo. Con Il Ponte del Sale ha pubblicato le poesie in italiano Quando sarà stato l’addio? (2007) e El paradiso brusà (2014) che raccoglie l’intera opera poetica in dialetto.

 

ANNA MARIA FARABBI poeta narratrice saggista traduttrice. Tra le sue ultime pubblicazioni, per la poesia: Il segno della femmina, 2000; La magnifica bestia (bilingue in italiano e tedesco) 2007; Adlujè, 2003; Dentro la O, 2016, Abse, 2013; la casa degli scemi, 2017; per la narrativa: la tela di penelope, 2003; leièmaria, 2013; per la narrativa ragazzi: Caro diario azzurro, 2013; per il teatro: la morte dice in dialetto da Rossopietra, 2013. Per la saggistica: Louise Michel, è che il potere è maledetto e per questo io sono anarchica, 2017; Perugia, 2014; per la poesia per ragazzi: Talamimamma Dirige la collana “Signature” per l’editrice Terra d’Ulivi e la collana “Una via altra di pane, tavola, vino e molto silenzio” per Lietocolle.

 

FABIO FRANZIN è nato nel 1963 a Milano. Vive a Motta di Livenza (TV). È redattore della rivista “Smerilliana”. Ha pubblicato le opere di poesia: Il groviglio delle virgole, 2005; Pare (padre), 2006; Mus.cio e roe (Muschio e spine), 2007; Fabrica, 2009; Rosario de siénzhi (Rosario di silenzi – Rožni venec iz tišine), 2010, edizione trilingue con traduzione in sloveno di Marko Kravos; Siénzhio e orazhión (Silenzio e preghiera), 2010; Co’e man monche (Con le mani mozzate), 2011; Canti dell’offesa, 2011; Margini e rive, 2012; Bestie e stranbi, 2013; Fabrica e altre poesie, 2013; Sesti/Gesti, 2015; Erba e aria, 2017; Corpo dea realtà/Corpo della realtà, 2019.

 

FRANCESCO GABELLINI è nato nel 1962 a Riccione, dove vive. Ha pubblicato le raccolte di poesie in dialetto romagnolo: Aqua de silénzie, 1997; Da un scur a cl’èlt (Da un buio all’altro), 2000; Sluntanès, 2003; Caléndre, 2008; A la mnuda,, 2011. È presente in Poeti in romagnolo del secondo Novecento, a c. di Pietro Civitareale, 2005 e nelle antologie: Poeti in romagnolo del novecento, a c. di P. Civitareale, 2006; Guardando per terra – Voci della poesia contemporanea in dialetto a cura di Piero Marelli, 2011; L’Italia a pezzi, 2014; Dizionario dei poeti dialettali romagnoli del 900, a c. di Gianni Fucci e Giuseppe Bellosi, 2006. Nel 2016 ha pubblicato Zimmer frei, 5 monologhi teatrali in romagnolo. Collabora con “Città Teatro” di Riccione, che ha messo in scena suoi testi teatrali e col festival “Lingue di confine” di Rimini, diretto da Fabio Bruschi.

 

FRANCESCO GRANATIERO è nato a Mattinata (Foggia) nel 1949. Dal 1972 vive a Torino. Ha pubblicato una quindicina di libri di poesia, tra cui U iréne (1983), Énece (1994), Scúerzele (2002), Bbommine (2006), Passéte (2008), La chiéve de l’úrte (2011). Tra le numerose altre opere, la Grammatica del dialetto di Mattinata (1987), La memoria delle parole (2002) e il monumentale Vocabolario dei dialetti garganici (2012). Da alcuni anni sta lavorando a una grafia unitaria dei singoli dialetti del Centro-Sud. Sono del 2019 Spòreve (Potatura), edito da Aragno, e Premeture (Guidaleschi), un’antologia poetica personale, con una sezione di inediti, corredata da un’ampia scelta (da Tesio a Brevini, da Gibellini a Loi) di contributi critici e biobibliografici a cura di Raffaele Marciano.

 

MARIA LENTI, poeta, narratrice, saggista, giornalista-pubblicista, è nata e vive a Urbino. Studiosa di letteratura ed arte. Tra i suoi libri: Versi alfabetici, 2004 (poesie), Cambio di luci, 2009 (finalista al premio di poesia “Pascoli”), Giardini d’aria, 2011 (racconti), Effetto giorno, 2012 (scritti critici già in quotidiani e riviste), Cartografie neodialettali, 2014 (sui poeti neodialettali di Romagna e d’altri luoghi), Ai piedi del faro, 2014 (poesie), Certe piccole lune 2017 (racconti, premio Fara “narrabilando”), Elena, Ecuba e le altre, 2019 (3° premio al PontedilegnoPoesia, 2019), gli studi Amore del Cinema e della Resistenza, 2009, In vino levitas. Poeti latini e vino, 2014. Nel 2006 ha vinto lo “Zirè d’oro” (L’Aquila).

 

ENRICO MELONI, laureato in Storia moderna e in Documentazione, è dottore di ricerca in Italianistica. Insegna in un liceo statale di Roma. Ha pubblicato racconti, poesie, saggi letterari e storici in antologie, riviste cartacee e sul web. Sono usciti in volume: il romanzo TrePadri (2002), la silloge poetica Arca allo sbando? (2004), il poemetto dialettale Er davenì (2007), il romanzo Quando gli squali mangiano vento (2012), la raccolta di poesie Fratelli mia (2015), il saggio Del nostro caos e della solitudine (2017) sulla memoria letteraria dell’internamento dei militari italiani nei lager nazisti. Nel 2020 uscirà la nuova edizione di TrePadri.

 

ROBERTO PAGAN è nato nel 1934 a Trieste, dove si è formato nella scia degli ultimi rappresentanti di quella grande stagione giuliana della cultura mitteleuropea: Saba, Giotti, Stuparich, Marin. Dal 1969 vive tra Roma e la Maremma toscana. Scrittore, critico e poeta, la sua opera in versi è compresa in: Sillabe, 1983; Genealogie con ritratti, 1985; Il velen dell’argomento, 1992, Per linee interne, 1999; Miniature di bosco – 101 haiku, 2002; Vizio d’aria, 2003, Il sale sulla coda, 2005, Archivi dell’occhio, 2008, Alighe, 2011 (vincitore del premio “Città di Ischitella-Pietro Giannone” 2011); Le belle ore del Duca, 2012 Robe de no creder (Cose da non credere). Versi in dialetto triestino, 2014, Là dove il periplo si chiude. Poesie 1963-2016 (2017). Nel 2015 ha raccolto nel volume Un mare d’inchiostro. Pagine su ‘pagine’ e altri cabotaggi la sua produzione critica degli ultimi quindici anni.

 

GIANPAOLO SERRA, nato a Orune (NU), nel 1961, vive a Olbia e lavora nel campo della Emergenza/Urgenza Sanitaria. Sin dall’adolescenza si è dedicato alla composizione poetica nel rispetto delle tradizioni popolari della Sardegna. Appartenente alla Accademia Tradizioni Popolari “Su Nugoresu” di Nuoro da un ventennio, è componente del Coro della medesima ed è uno studioso del canto corale sardo e del canto a “Tenores”. Collabora con il periodico “Piazza del Popolo” di Berchidda(SS). Ha pubblicato il libro autobiografico Supra s’ala ’e s’ammentu. Ha raccolto in un volumetto 50 poesie in sardo con filo conduttore l’Amore in tutte le sue forme. Nel 2019 si è classificato 3° nel Premio Ischitella-Pietro Giannone con la raccolta inedita di filastrocche in nuorese A duru a duru (Ninna Nanna).

 

ANDREINA “CEKOVA” TRUSGNACH, appartenente alla minoranza lingustica slovena del Friuli Venezia Giulia, è nata a Cividale (UD) nel 1961 e risiede a Cosizza di S. Leonardo (UD). Scrive prosa e testi poetici nel dialetto sloveno delle Valli del Natisone, pubblicati su riviste ed antologie. Nel 2011 ha pubblicato il libro di poesie Sanje morejo plut vesoko (I sogni possono volare alti). Si è classificata al 1° posto al Festival Fronta (2013, Kobarid, Slovenija), al Blue notte (2018, GO), nella sezione lingue minoritarie Premio internazionale G. Bertacchi (2019, Sondrio), nella finalissima dello stesso premio (2019, Campidoglio, Roma) e al 2° posto al Premio Ischitella-Pietro Giannone (2019, Ischitella FG) con la raccolta inedita Pingulauenca, ki jo nie bluo (L’altalena che non c’era).