(MARZO 2010) Il pastore che sognava l’officina di Rocco Carbonella (Edizione Cofine, pag. 192, in appendice fotostoria) euro 15,00
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IL LIBRO
Il libro racconta la straordinaria avventura di un ragazzo garganico che, pascolando il suo gregge, sogna di realizzare un’officina meccanica tutta sua. E vi riesce, emigrando al nord, lavorando prima come operaio e poi come imprenditore, coronando quel sogno.
Un’esemplare testimonianza dei cambiamenti intervenuti in sessant’anni di storia italiana, passando dalla civiltà contadina e pastorale a quella industriale e post industriale, fino alla globalizzazione.
Il volume contiene anche una fotostoria che sottolinea con immagini d’epoca le fasi salienti di un’autobiografia, al tempo stesso comune a quella di molti meridionali emigrati al nord e, per diversi aspetti, fortemente originale e significativa.
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L’AUTORE
Rocco Carbonella, nato a Ischitella (FG) nel 1945, è emigrato a 14 anni a Settimo Torinese lavorando fino al 1970 come dipendente. Da allora vive a Brandizzo dove ha fondato, dirigendola, la sua impresa produttrice di minuterie metalliche tornite.
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NEL LIBRO
Snodandosi attraverso le varie esperienze lavorative agricole e artigianali nell’infanzia e della guida di un gregge affidatogli all’età di soli dodici anni, la straordinaria vicenda, è narrata con candore e al tempo stesso con accuratezza nella descrizione dei luoghi e delle tradizioni di un mondo che appare lontano.
Il racconto si fa più intrigante grazie al recupero memoriale di frequenti termini ed espressioni dialettali, oggi in disuso come le usanze, gli strumenti agricoli e pastorali e le civiltà che li hanno originati ed espressi. Il recupero della memoria è presente anche in un’appendice che raccoglie numerosi proverbi in dialetto garganico di Ischitella, sintesi sapienziale del mondo contadino e resi attuali dai commenti dell’autore.
Emerge un quadro di povertà estrema ma dignitosa e solidale e di volontà determinata a superare una condizione di estremo disagio, in un primo tempo con l’emigrazione del padre dell’Autore in Venezuela, non coronata da successo, e poi dei giovanissimi fratelli Carbonella, Raffaele e Rocco, in una fabbrica a Settimo Torinese e, dopo di loro, dell’intera famiglia, alla ricerca di un difficile riscatto e di un avvenire migliore.
Passando attraverso la dura vita da operaio-studente prima, da operaio specializzato ed esperienze di direzione lavorativa poi, si realizza infine il sogno del pastorello garganico di realizzare un’officina meccanica tutta sua, divenendo, con il fratello, imprenditore di una ditta di minuterie metalliche tornite a Brandizzo.
Lo storia si evolve quindi in un’esemplare testimonianza dei cambiamenti intervenuti nell’industria italiana, dal suo sviluppo impetuoso alla sua crisi, fino alle odierne evoluzioni, alle attuali sfide della globalizzazione.
Le diverse epoche della nostra storia nazionale si riflettono nelle biografie dell’autore e della sua famiglia. Senza intenti agiografici, acquista via via rilievo la figura del protagonista che si autoritrae con un linguaggio semplice e spassionatamente veritiero, mettendo in luce le sue debolezze, le sue fragilità, le sue malattie, ma anche la sua determinazione feroce nel combatterle e nel saper fronteggiare le molteplici sfide, nel perseguire con tenacia gli obiettivi.
Il tutto, sapendo unire la saggezza e i costumi austeri e frugali delle origini con l’orgoglio di un’industria artigianale che sa evolversi senza rinnegare se stessa e mantenendo saldamente il controllo della sua azienda. Innovare con continuità e cercando di prevenire i tempi, nel rispetto delle regole, senza cercare le scorciatoie di facili guadagni all’estero, restando in Italia e mantenendo il controllo dell’impresa, sono i cardini su cui si impernia la storia aziendale di Rocco Carbonella fino al passaggio del testimone alla nuova generazione.
Nel libro è persistente l’intento di tramandare insegnamenti ai giovani, non con retorici appelli e presuntuosi rimpianti del tempo andato, ma attraverso esempi di vita vissuta, quelli suoi e quelli delle generazioni che lo hanno preceduto, utili a fronteggiare le sfide del terzo millennio.
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La presentazione – Il libro è stato presentato sabato 20 marzo 2010 alle ore 21 presso la Suoneria di Settimo Torinese in via Partigiani con un reading a cura di Elena Ruzza e Orlando Manfredi e, al pianoforte, Barbara Pungitore.
Sono intervenuti: Aldo Corgiat, sindaco di Settimo Torinese; Antonello Ghisaura, assessore alla Cultura di Settimo Torinese,A nna Maria Agricola, assessore alla Cultura di Ischitella; Roberto Tricarico, assessore Ambiente e Casa di Torino; Massimo Pace, consigliere Regione Piemonte; Nino Daniel, presidente associazione Amici del Gargano; Vincenzo Luciani, editore.
La serata è iniziata con la proiezione di una videointervista all’Autore, curata da Francesca Gentile ed E. Ruzza.