Anticoli Corrado: una due giorni di analisi e riflessioni sulle lingue locali

Il 20 e 21 febbraio, protagonisti i dialetti della Valle dell’Aniene
Dialetti a confronto nei paesi del Medaniene è il titolo di un interessante convegno che si è tenuto ad Anticoli Corrado il 20 e 21 febbraio 2010.
Nella due giorni antico lana sono state svolte analisi e riflessioni sulle lingue locali di Anticoli Corrado, sulle lingue locali di Agosta, Anticoli Corrado, Arsoli, Canterano, Cervara di Roma, Cineto Romano, Mandela, Marano Equo, Riofreddo, Rocca Canterano, Roviano, Sambuci, Saracinesco, Subiaco, Vallinfreda, Vicovaro, Vivaro, Castel Madama, Roiate.
 
Il convegno, patrocinato e con il contributo della Regione Lazio, assessorato alla Cultura, si è svolto presso la sala teatro della parrocchia di Santa Vittoria in piazza delle Ville 5
Organizzato dall’Associazione Culturale Santa Vittoria è stato introdotto da Paolo Bertoletti.
A nome del sindaco di Anticoli Corrado Vittorio Meddi ha rivolto un saluto beneaugurante a tutti i partecipanti il vice sindaco Aldo Occhigrossi.
Nel suo breve intervento il presidente della Comunità Montana della Valle dell’Aniene Luciano Romanzi ha ribadito l’impegno per recuperare e tenere vive sia i dialetti che le tradizioni popolari della Valle, riscoprendone le antiche radici.
Il direttore del Museo di Anticoli Corrado Marco Occhigrossi ha illustrato poi i principali temi in discussione che hanno lo scopo di accendere e di recuperare l’interesse sui dialetti dei paesi del Medaniene, una ventina circa, situati sulle rive destra e sinistra del fiume Aniene da Subiaco a Vicovaro, attraverso articolate letture di poesie, prose, brani teatrali, proverbi e modi di dire. Nei dialetti di questi paesi, nonostante la vicinanza, spesso si manifestano differenze linguistiche abbastanza accentuate.
Nella sua relazione il prof. Ugo Vignuzzi dell’Università Roma La Sapienza ha inquadrato storicamente e linguisticamente i dialetti del Medaniene e dell’intera Valle dell’Aniene ed ha illustrato il perché della loro importanza. Questi dialetti, facenti parte all’interno dell’Italia mediana, dei dialetti centro meridionali (ma ben staccati da questi) presentano alcuni fenomeni importanti che sono stati oggetto di studi da parte di insigni studiosi a partire dagli inizi del Novecento e nei primi decenni del secolo scorso. Vignuzzi ha evidenziato un elemento di memoria di lunga durata quale la transumanza (in comune con l’Abruzzo) ed un elemento linguistico che fa della Valle dell’Aniene non solo un’area chiusa ma anche aperta a tutti i contatti.
Il prof. Cosma Siani, delle Università di Cassino e di Roma Tor Vergata ha passato in rassegna i testi poetici nelle lingue locali, separando le poesie più legate alla tradizione popolaresca (presenti in tutte le regioni italiane) da quelle, più originali, espressione dell’io poetante e più collegate alla corrente neodialettale. Ha evidenziato la presenza di numerosi testi poetici (a testimonianza di una diffusa pratica) e, tra questi, di poesie di indubbio valore.
La ricerca sul campo dei dialetti nella Valle dell’Aniene e nella Provincia di Roma, è stata oggetto della relazione a cura di Vincenzo Luciani, direttore del Centro di documentazione della poesia dialettale “Vincenzo Scarpellino”. Da questa è emerso il dato confortante della documentazione dei dialetti di 91 comuni della Provincia di Roma sui 120 complessivi, attraverso diverse tipologie di testi quali vocabolari, raccolte di proverbi e modi di dire, di soprannomi e toponimi, di testi teatrali e poetici.
Un invito a favorire (senza inutili imposizioni) il linguaggio dialettale nelle scuole è venuto dalla comunicazione del prof. Luigi Scialanca della scuola media di Anticoli Corrado.
Le esperienze di teatro in dialetto sono state illustrate da brevi comunicazioni di Anna D’Incalci della Compagnia teatrale “I perché no” di Anticoli ed a seguire da un brano interpretato da Antonietta De Angelis. Maurizio Capitani della Compagnia Alter Ego si è soffermato sulle attività di teatro dialettale a Subiaco. Un breve testo di Benedetto Lupi è stato letto dalle attrici Natalia Mercuri e Patrizia Sbraca. Aurora Fratini dell’associazione Terzo Millennio ha dato conto della decennale attività teatrale nel dialetto di Sambuci, condotta dal laboratorio Antelitteram e, insieme a lei, gli attori Giuseppe Nicoletti, Patrizia e Loredana Fratini hanno recitato un brano in dialetto sambuciano.
 
Sui dizionari e le grammatiche dialettali il Convegno ha registrato i contributi di Walter Pulcini (Arsoli), Giovanna Mastrecchia (Cerreto Laziale), Alessandro Moreschini (Castel Madama), Benedetto Lupi (Subiaco), Giulio Sforza (Vivaro Romano), Giuseppe Panimolle (Agosta).
Le raccolte di proverbi, modi di dire, soprannomi e filastrocche sono stati al centro degli interventi di Riccardo Faiella (Centro di documentazione della poesia dialettale “V. Scarpellino”), Angelo Prosperi (Anticoli Corrado) e Artemio Tacchia (Roviano).
Il convegno ha poi ospitato un reading con i testi di 15 poeti: Giovanni Censi (Gerano), Domenico Cianti (Cineto Romano), Antonietta De Angelis e Angelo Prosperi (Anticoli Corrado), Aurora Fratini (Sambuci), Filippo Greggi (Montecelio), Mario Jannucci (Riofreddo), Alessandro Moreschini (Castel Madama), Marco Occhigrossi e Biagio Maturilli (Marano Equo), Luigi Pompili (Bellegra), Vittorio Peruzzi (Vivaro), Achille Pannunzi, Romolo Lozzi e Benedetto Lupi (Subiaco).
A conclusione dell’iniziativa il parroco di Anticoli don Anacleto Giagnoni si è complimentato con i relatori, con gli studiosi, i poeti e tutti i partecipanti che hanno dato vita ad un evento che ha segnato un’importante tappa nella conoscenza delle lingue locali della Valle dell’Aniene.