[EMILIA ROMAGNA] Leo Maltoni è nato nel 1936 a Cesenatico, dove risiede e dove ha insegnato fino al 1991
Materie Letterarie. Ha collaborato per lunghi anni con “Il Resto del Carlino”
ed altri quotidiani nazionali. Attualmente collabora con il periodico di
cultura “La Piê”. Poeta, narratore e storico della
sua città, ha vinto numerosi premi, tra i quali nel 2002 il “Premio Pascoli”.
Dal 1980 al 2000 ha diretto il mensile estivo della riviera romagnola “Il
Moscone” e attualmente è direttore del periodico sportivo “Il Cicloturista”.
OPERE
DI POESIA: E’
mi canèl,
Cesenatico 1973; E’
pèrch dla rimembrènza,
ivi 1975; La
ligàza,
Ivi 1977; Al
puràzi,
ivi 1979; La
nebia,
Villa Verucchio 1997; Jan
– Par la riva,
ivi, 2001.
Le poesie di Leo Maltoni
Quand che e’ vent
e’ taia la faza,
d’invéran
i dé senza sol
i mor pràima d’ nas.
D’ogni tènt da i vìdar
u s’vid i pivìr e al
flàini
ch’ i s’dà drìa
int i guàz.
Me a n’ végh l’ora
ch’ e’ pasa e’ pustàin.
E dì ch’ a l’ so za
che tot i dé
e’ va dret!
(da La nebia)
IL POSTINO – Quando il vento taglia il viso, d’inverno i
giorni senza sole muoiono prima di nascere. Ogni tanto dalla finestra si vedono
pivieri e pavoncelle che si rincorrono negli acquitrini. Io non vedo l’ora che
passi il postino. E dire che lo so già che ogni giorno tira dritto.
Quand che i vécc
i s’incontra par la riva
i s’conta cun j occ
quel che la vosa
la n’è piò bona ad dì.
E e’ vent ch’e’ zuga
cun al sióli d’nàiva
ch’al s’dà drìa
tra i du bràz dal palèdi
e’ tó al su sperènzi,
u li sdondla pr un pó
e pu u li s-ciàfa
ancora piò da longh.
(da Jan – Par la riva)
I VECCHI ED IL VENTO – Quando i vecchi s’incontrano lungo
il porto confessano con lo sguardo quello che la voce non è più capace di dire.
Ed il vento che gioca coi bianchi gabbiani che si rincorrono tra i due bracci
del molo, raccoglie le loro speranze, le dondola per un po’, poi le scaglia
ancora più lontano.