70. Montelibretti

Montelibretti (232 m s.l.m., 5130 abitanti) si trova sulle pendici occidentali dei Monti Sabini, su uno sperone roccioso tra la valle del Tevere e quella del Fosso Carolano, a circa 37 km da Roma. La parte nuova si è sviluppata ai lati della strada che conduce alla via Salaria.
 
1. Vocabolari e grammatiche
 
Da un repertorio di 120 vocaboli dialettali montelibrettesi raccolti dalla Pro Loco scegliamo:
birbaccio’ (birbante), birbo’ (furbo), cannarozzo’ (ingurgita tutto, insaziabile), carciofanu, scarciofanu (carciofo; e due modi di dirlo in due punti diversi di Montelibretti), ciangicatu (masticato), cinturinu (cinta per pantaloni), cioce (ciabatte), cocommaru (cocomero), commodinu o colonnetta (comodino), coticchia (cote, materiale per arrotare lame di attrezzi da campagna), cucchiara (cazzuola), cucchiarella (paletta da sugo), cucchiaru (cucchiaio), figorilli (fichi verdi), filaru (sia filone di pane che filare della vigna), gallinacciu (tacchino). jammeru (attrezzo in legno che serviva per appendere il maiale appena ucciso), jommera (gomitolo di lana), loppia (zolla di terra), loco jo’ (laggiù), loco su (lassù), luccicapenna (lucciola), mandula (mandorla), mantarella (tenda per la raccolta delle olive), marracciu (attrezzo per taglio legna di misura 35/40 cm. Taglia in due parti), mojica (mollica di pane), monellu (ragazzino), morgio (pietra abbastanza consistente), mottaturu (imbuto), ’mpuillu (un po’ di qualcosa), mucculotto (cero), ’nfussu (bagnato), obbieta (bieta), panammullu (zuppa di pane), panontella (pancetta di maiale arrostita e inserita in fette di pane), pastenu (bagnato fradicio), peteco’ (riferito al tronco di un albero), pignatellu (contenitore in coccio per cucinare), pilocca (mortaio), piluccittu (pentola da cucina), preciuttu (prosciutto), prunghe (prugne), recchiale (orecchio del maiale), remmammitu (rimbambito), rengiammellatu (raggomitolato), sargiccia (salsiccia), sbatticulu (maschio della cicala), scacapuzza (cimice), scardellusu (confusionario), scella (ala), serricchiu (falcetto), sfargjia (attrezzo per taglio legna di misura 40/45 cm. Taglia in una parte), sfilangicatu (scucito), sfrittu (soffritto), sorechicchia (il 4 di denari, nel gioco delle carte), sturillu (sgabuzzino), strippaturu (specie di aratro), tiraturu (cassetto del comodino), truncittu (parte iniziale o finale del filone del pane), vestina (gonna), visavi’ (armadio con specchio).
 
2. I proverbi e i modi di dire
 
Tra una settantina di “Proverbi nostri”, raccolti dalla Pro Loco:
Tira tira tramontana, che a le donne je fa pena, je se arza a sottana, tira, tira tramontana; A femmona da pocu se vede da lo ficu; A moje che responne a lu maritu porta sempre u muccu ’maccatu; Chi vo Cristo se lu prega; Tira più ’n bilu ’e soreca pe ’nn’a monte che ’n garrittu e boi pè ’nn’a balle; Quanno toneta da ’ca parte piove; Chi è sverde a magnà, è sverde pure a lavorà; Quanno ’a bocca magna e lu culu rende, ’ngulu a le medicine e a chi le venne; Parlà cò te è come fa a corre co lu lepre; Come disse ’u porcu sopre a la tavula de marmu: “Tuttu me pare, tranne che ’na partita a briscula!”; Canda merla che a fratta è longa!; ’U veru toto se vede da la vacca cioppa; Me lo dicea sempre mamma: “Ei più liggera a penna de la vanga!”; Zittu zittu, miu miu, frega u mortu colu vivu; ’Na fiara e focu è bona pure a ferragustu; Chi va a Roma e non è usu, parte pelusu e revè carusu; Che facemo? Le battimo o le crullemo?
Da https:////dionisoo.blogspot.com/2008/08/bilinguismo-italico-4-pronuncia-e.html:
Da una parte u mmastu a da penne! (da una parte il basto deve pendere!); Sopra u mortu se canta u miserere (sul morto si canta il miserere); Vó ’nsegna’ u credo all’apostoli!? (a chi cerca di spiegarti qualcosa che per te è pane quotidiano); Sse tutti i cillitti cunuscissiru o ranu! (a chi si rifiuta pregiudizialmente di provare/fare qualcosa che gli produrrebbe beneficio); Quanno Pasqua vè de maggiu a ficora fiurisce e a mula parturisce (per sottolineare ironicamente l’impossibilità di un evento); Ha voglia a dagli l’orzu coll’orzella quann’è de cattiva razza la cavalla! (hai voglia a dargli l’orzo
con l’orzella quando è di cattiva razza la cavalla: è inutile qualsiasi sforzo per cambiare lo stato delle cose); Va’ all’acchiesa e portate u runciu (vai in chiesa e portati la roncola: non abbassare mai la guardia); Va’ fà der bene all’asini che te tiran’e zampate! (l’assenza di riconoscenza da parte di una persona beneficata); A mamma pe lu figliu / se lu leva u vuccuncillu / u figliu pe la mamma / pija e schiaffa tuttu’n canna (l’unilateralità delle privazioni per amore); Alloggia quann’alloggia la gallina e quanno canta u gallu tu cammina; Quanno e cóse au da ì male moccecanu pure e pecora. 
 
3. Toponimi e Soprannomi
 
Una scelta tra 125 soprannomi, raccolti dalla Pro Loco di Montelibretti:
Arcapo’, Bardocchella, Buciardella, Cacapinghi, Cicchiccio’, Dochiddo’, Emme, Frechinu, Gabibbo, Gippiggetto, L’avvocatellu, Karate’, Messie’, Minosse, Mo’-Mo’, Padanarittu, Pallefredde, Paolopa’, Pappagallittu, Pennejo’, Parapacchia, Rambo, Recchio’, Red, Sardamacchio’, Sbiocchiss, Settecapocce, Somarittu, Sorgiara, So’-So’, Stingo Peloso, Strappalenzola, Tamme, Trombo’, Ucchio’, U Varacchinaru, Zero, Zi’ Calletto , Zilu’, Zuzzimego.
Toponimi di località di campagna di Montelibretti: Tenta, Roscia, Strepparelle,Rimmanne, Cocula, Puzzitti, Colle e li Nati, U Crocefissu, All’abbruciati, A Cesarina, Colle Sabbato, Colle Matteo, Colle Franco, Colle Pizzutu, Luceso’, Fonte e lu Troccu, Valle Prata.
 
4.2 Filastrocche
 
Montelibretti perfida canaglia / se vollero spartì lu cuccudrillu / a chi toccò ’na spalla a chi ’na scella / Montelibretti perfida canaglia. / Scappa la vecchia co’ lu pignatellu. / “Vojo ’na parte de’ cerevellu” / Arrivò la vecchia co’ lu piluccittu / “a me deteme lu frittu (fegato)”
Pizzicamenutu, a Lara e lu lupu, a Lara e la pica morta, de chi è
 
4.3 I giochi

Giochi in uso un tempo a Montelibretti:Buzzico-rampichino, uno monta alla luna, buscarelli, campana, ruggica.

 4.4 La gastronomia

L’olio locale è marchio DOP. Il paese vanta anche un’importante e significativa produzione di ciliegie, pesche, prugne, fichi e albicocche negli incantevoli frutteti, che con gli ulivi rendono il paesaggio unico ed attraente. I piatti della cucina si basano soprattutto su prodotti tipici di eccellente qualità come l’olio extra vergine d’oliva, le castagne, i funghi, i tartufi, le patate, le carni, alcuni legumi, ma anche i formaggi e i salumi. Ricette tipiche: Cicerchiole e Ceci, Fettuccine (e anche fregnacce) aglio, olio, pomodoro e persia (maggiorana). Ricordiamo pure: le mezze maniche con salsiccia e figorilli, le frecciacce persia e pummidoro, le cicerechiole co’ li cici e cinghiale, le stanche di pecora alla brace, i fichi verdi, la panzanella, le salsicce, la zuppa di lumache e la pizza fritta, di cui si trova testimonianza già nell’800 quando veniva cosparsa con il pomodoro e messa in tavola come primo piatto.
La scannatura – Secondo Franco Petricca, Montelibretti  poteva vantare in tutto la presenza di quasi duemila maiali, distribuiti fra le numerose
famiglie di allevatori (…) il giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre, era per tradizione il giorno della scannatura. L’aria si riempiva dei grufolanti e sofferenti strilli delle rosate bestiole, e gli echi rimbalzando di valle in valle arrivavano alle orecchie ignare degli altri maiali, i quali fiutando la brutta aria si univano impauriti al coro”. (…) Era un rito di massa. Pierluigi Eusepi, macellaio ricorda: “Innanzitutto al maiale si legavano le zampe, così da immobilizzarlo; poi si scannava con un colpo secco di punteruolo alla gola e lo si lasciava morire dissanguato. Il sangue veniva raccolto in un catino e poi bollito. Raffreddato diventava sanguinaccio (una pietanza molto apprezzata). Si procedeva poi al pelaggio in cui mediante acqua bollente e appositi attrezzi veniva tolta al maiale la pelle. Il maiale veniva poi spaccato e appeso ai ganci. Ogni organo estratto aveva un uso, persino il lardo che diventava strutto e le setole che venivano usate per i pennelli”. (…) Tra gli scannamaiali non avevano rivali ed erano richiesti dappertutto il mitico Adalgiso Puzzilli ed Ettore Petrucci. (Carlo Molinari in “Piccola città”, 8-12-2010)
 

5. I testi in prosa: il teatro, i racconti
 
6. I testi di poesia
 
Giuseppe Petrucci è autore di Le mie poesie una piccola raccolta di componimenti poetici di occasione (soprattutto matrimoni), autoprodotta nel 2002 ed introdotta da Isa Rosati che ha curato anche una scelta tra quelle scritte dal compaesano, noto con il soprannome di Peppaccetto e nato nel 1940. Di Petrucci, poeta autodidatta e con il titolo di studio di V elementare, dice Ida Rosati: “si è sempre posto all’attenzione per il suo estro e la facilità di esternare profondi sentimenti e passioni attraverso poesie dialettali in romanesco. Arguto, con spirito di osservazione fuori dal comune, il suo scrivere ha tratto spunto da fatti paesani accaduti e da personaggi esistenti”. Alcune citazioni.
Da “Un fiore”, riferendosi alla perdita della moglie: oggi me so’ venuti a rubà ’n fiore / lasciando un grande vuoto al mio giardino // me sento er core come n’organetto / s’allarga se restrigne e non se spezza / e pare che non m’aricape n’petto… In “Palombella” L’ultima palombella s’è ’mpennata / nantro pochetto e poi spiccherà il volo / ondeggerà nell’aria profumata / lasciando il nido suo paterno solo…
Teobaldo Veltri è autore di una raccolta di poesie in lingua, autoprodotta, intitolata Il Profumo del Tempo, con introduzione di Giuseppe Selvaggi, poeta anche lui e una testimonianza del poeta di Monterotondo Angelo Mancini. Veltri e Selvaggi sono entrambi di origine calabrese
 
Biobibliografia
 
Giuseppe Petrucci autodidatta, è autore di poesie d’occasione raccolte in Le mie poesie (2002).
 
Bibliografia
 
Neri, Antonio, Montelibretti: quarant’anni di storia 1940-1980, s.l., s.d.
Petrucci, Giuseppe, Le mie poesie, 2002.
Veltri, Teobaldo, Il profumo del tempo, 1998.
 
Sitografia
 
https:////it.wikipedia.org/wiki/Montelibretti
https:////www.comune.montelibretti.roma.it/hh/index.php?jvs=0&acc=1&jvs=1
https:////www.festadellaprimavera.com
https:////www.prolocomontelibretti.org
 
ultimo aggiornamento 19-11-2011