I poeti hanno brutte abitudini
I poeti hanno brutte abitudini
sacrificano notti,
esaltano i silenzi e la luce,
cadono nei dubbi della vita
tuffandosi da nuvole compagne di giorni grigi.
Sprofondano in abissi di parole.
Smarriti, si accontentano della solitudine
come di una malattia, da cui non guariranno.
Rincorrono nostalgie,
viaggiano in mondi invisibili.
Quando giungono,
in luoghi traboccanti di promesse,
si distraggono con passeggiate dolciamare.
Poi, quando le gambe non li sostengono,
non riuscendo a rincorrere la vita,
riposano nei tramonti
e aspettano estatiche aurore.
I poeti hanno brutte abitudini,
nelle notti insonni,
attendono solitarie ispirazioni,
e nelle ombre della notte festeggiano versi,
volando nei desideri di chi ha paura di sognare,
giocando con le anime come bambini mai cresciuti.
Sollevano veli, svelano misteri.
scoprono che la poesia è una brutta abitudine,
da cui non vogliono guarire.
(da Infiniti Definiti, Algra Editore – 2017)
Radichi d’amuri
S’arrusbigghia ’n lamentu ’nta la notti,
nasci di li sonna, di lu sangu ca trema
e di ’sta stanchizza antica ca mi rumpi l’ossa.
Li figghi chianciunu, li vecchi hannu duluri e ju,
stidda sculuruta,
m’ammucciu arreri ’na chimera
di ’sti paroli radichi d’amuri.
Tu, ciatu miu, parra alleggiu alleggiu,
li to’ paroli dilli sulu a mia, mentri lu munnu
macina spiranzi e non si doli.
Parra a lu me’ cori comu sulu tu sa’ fari, duci,
e ju m’addurmisciu tra li to’ vrazza,
alleggiu, strincennu ’ncantu di celu.
M’addumi lu cori
’nta lu scuru di la notti,
’nta l’istanti faiddi,
disii me’ in ciuri.
Cu tia ora nesciu fora
pi non stari ’ntra li me’ pinzeri.
Ascutu ’sta vampa
ca cripitia cu musica di ventu,
’na chiaria po essiri ’n’ummira di vuci ca sentu.
Furriu arrè ’ntunnu a ’na carizza,
a puisia.
Radici d’amore – Si desta l’inquietudine nella notte, / nasce dagli incubi, dal sangue che sussulta / e da una stanchezza atavica che mi spezza le ossa. / I figli piangono, / i vecchi hanno dolori e io, /stella sbiadita, / mi nascondo dietro una chimera / di queste parole radici d’amore. // Tu, fiato mio, parla piano piano, / le tue parole sussurrale solo a me, mentre il mondo / stritola speranze senza dolersene. / Parla al mio cuore / come solo tu sai fare, dolcemente, / e io mi addormento fra le tue braccia, / piano, stringendo incanto di cielo. // Mi accendi il cuore / nel buio della notte, / negli istanti faville, desideri miei in fiore. // Con te adesso esco fuori / per non rimanere dentro i miei pensieri. / Ascolto questa vampa / che crepita con musica di vento, / una luce può essere / un’ombra di voce che sento. / Giro ancora intorno a una carezza, / a poesia.
(da Istintu di jinestra, 2018)
La strada
Sulla mia pelle è tatuata una strada
scorre vaga tra il cielo
e lo sguardo muto su un sentiero.
Dietro un cespuglio
non ha contorni, né parola
non è neppure un verso di poesia
è una struggente luce indefinita.
Un lieve controsenso sfilacciato
è in ogni passo mistero da esplorare.
io provo a tratteggiarlo
ma ancora si sposta sbiadito sulle dita.
Non so se sfuggirò a nebbie di paure,
non so se sottovento troverò la via d’uscita.
so che non voglio un falso ritratto
ma visioni vere
in certe tempeste incerti angoli di vita.
(da Diario Sottovento – Certe tempeste incerti angoli di vita, Algra Editore, 2019)
Rosalda Schillaci (Catania, 1961), poetessa e scrittrice catanese, si dedica a tempo pieno alla scrittura, rendendola l’attività professionale principale. Scrive recensioni e prefazioni per diversi autori. Nella Sicilia che predilige la cultura partecipa attivamente legando il suo nome a numerosi eventi, recitando le sue poesie. Riceve attestati di merito, la pubblicazione in antologie e diversi premi, tra i quali, alla carriera, “Una vita per l’arte” e “Vittorio Ribaudo”. Nel 2017 pubblica l’opera poetica Infiniti Definiti per le Edizioni Algra. Nel 2018 prosegue la sua attività letteraria con la pubblicazione dell’opera poetica Istintu di Jinestra a cura dell’associazione MarranzAtomo con prefazione di Antonino Magrì. La sua ultima pubblicazione è del 2019 Diario Sottovento – Certe Tempeste Incerti Angoli di Vita, Algra Edizioni, con prefazione di Lisa Bachis.