Torino, 24 novembre 2006 – La Biblioteca Cesare Pavese di via Candiolo a Mirafiori sud ha ospitato il 22 novembre il primo dei due incontri del progetto che coinvolge, in un gemellaggio culturale, due biblioteche una della periferia torinese (la Biblioteca civica “Cesare Pavese”) e una di quella romana (la Biblioteca comunale “Gianni Rodari” nel VII municipio della Capitale). L’incontro romano si terrà il 25 gennaio 2007.
L’incontro del 22 novembre, nell’ambito di “Torino capitale mondiale del libro con Roma”, si è aperto con i canti della tradizione popolare piemontese (Lassela pa pì scapé e Le ultime volontà di Maria Gioana) del gruppo vocale “Le vos grise ’n libertà”, diretto dal M° G. Enrico Ferraris che hanno trascinato a cantare anche il folto pubblico intervenuto.
In apertura Patrizia Zanetti delle Biblioteche Civiche Torinesi ha illustrato le finalità dell’iniziativa ed il senso profondo del gemellaggio tra le biblioteche Pavese di Torino e Rodari di Roma. Patrizia Stocchi della Biblioteca G. Rodari ha sottolineato le molteplici affinità tra i due territori periferici, (il primo dominato dalla splendida cornice delle Alpi e vicino ad un parco pubblico e quello di Roma, con all’orizzonte i Colli dei Castelli romani, il parco di Tre Tre Teste con i resti dell’antico Acquedotto Alessandrino) e la predilezione per i giovanissimi lettori che le accomuna e da ultimo, l’interesse condiviso per le lingue dialettali.
Achille Serrao, curatore del libro Torino & Roma: poeti e autori “periferici”, (Edizioni Cofine, Roma 2006, euro 12) ha ribadito lo scopo della pubblicazione: riproporre alcuni poeti ed autori minori che hanno vissuto nelle due città (Filippo Tartùfari, Luigi Olivero, Mario Lattes e Vincenzo Luciani) e valorizzare la canzone popolare piemontese (Ignazio Isler e Angelo Brofferio) e quella romana attraverso una breve storia dalle origini fino a Romolo Balzani. L’opera, secondo Serrao, intende contribuire a far emergere poeti ed autori minori che hanno vissuto nelle due città, evidenziando le sinergie affettive e necessità operative che presiedono all’opera degli autori antologizzati, in molti dei quali è intensa la suggestione esercitata dal luogo di presenza ed è ben presente lo scambio di culture tra le due città.
Albina Malerba del Centro Studi Piemontesi che ha svolto una seguitissima esposizione dei contenuti salienti del libro, sostenendo che “periferico”, aggettivo attribuito agli autori ed al dialetto, non sta a significare inferiore, ma semmai controcorrente, “da valorizzare adeguatamente”. Infatti – ha proseguito Malerba – tra lingua e dialetto non vi è nessuna differenza, anzi per dirla con Saint-Beuve, la lingua è un dialetto che ha avuto più fortuna e che una persona non è mai sincera se non quando parla la sua lingua madre. Ha poi sottolineato il rapporto profondo tra Torino e Roma (il Piemonte capofila dell’Unità d’Italia e di Roma Capitale; il “tramud”, cioè il trasloco della capitale da Torino a Roma; la presenza ancora oggi di ben 13 mila piemontesi a Roma) un rapporto fecondo che ha coinvolto tanti scrittori delle due città. Albina Malerba ha infine ribadito la positiva convergenza creatasi tra il Centro Studi Piemontesi e il Centro di documentazione della poesia dialettale italiana “Vincenzo Scarpellino” per la valorizzazione del dialetto e della poesia dialettale.
Giancarla Pinaffo, poetessa torinese in lingua e in dialetto, ha letto alcuni testi di Isler, di Brofferio e di Olivero e Vincenzo Luciani (che nell’occasione tornava in un quartiere che l’aveva visto protagonista nell’attività culturale e sociale negli anni dal 1968 al 1975) ha letto testi di Tartufari e suoi tratti dalle raccolte “Il paese e Torino” e “Tor Tre Teste ed altre poesie”.
Infine dopo un intervento conclusivo di Paolo Messina delle Biblioteche civiche torinesi l’incontro ha avuto una travolgente ed entusiastica chiusura sull’onda dei canti in piemontese del coro “Le vos grise ’n libertà” e di una dolcissima serenata in romanesco eseguita con grande trasporto da Achille Serrao e dedicata alle numerose e commosse signore presenti che hanno gradito applaudendo a lungo.
Arrivederci quindi… a Roma alle 17 del 25 gennaio 2007 a Roma alla Biblioteca Gianni Rodari in via Olcese 28, con interventi di: Giuseppe Massara (Università Roma La Sapienza), Alessio Pavarallo (Biblioteca civica C. Pavese di Torino), Igino Poggiali (Biblioteche di Roma), Achille Serrao. Si alterneranno agli interventi, letture di Vincenzo Luciani e di Mario Chianale (ass. fra Piemontesi nel mondo) e canti della tradizione romana del coro Accordi e Note diretto dal M° Paula Gallardo.