Storie dell’imprenditoria locale a Colli Aniene, di Vincenzo Luciani

[Novembre 2021 ] Storie dell’imprenditoria locale a Colli Aniene, di Vincenzo Luciani Roma, Ed. Cofine, pp. 96, euro 20,00 

Il libro

Il volume fa parte del progetto “Imprese 30 e lode” ed è nato dalla comune volontà di Vincenzo Luciani, direttore di Abitare A (un mensile che è nato a Colli Aniene nel 1987, 35 anni fa) e Luigi Polito fondatore della Sogester, un’impresa di servizi nata anch’essa nel 1987, che da sempre ha contribuito all’ideazione e alla realizzazione di iniziative culturali e sociali nel quartiere.

Gli ideatori del premio hanno voluto offrire un riconoscimento alle imprese locali per il contributo da loro portato allo sviluppo di Colli Aniene.

I protagonisti del libro sono i commercianti, gli artigiani, i titolari delle ditte di servizi, con le storie, le loro richieste, raccontate nel libro assieme a una breve storia dell’imprenditoria locale e dei primi 50anni del quartiere.

«Nelle interviste pubblicate nel libro –sottolinea Luciani – ci sono anche suggerimenti importanti e richieste alle istituzioni: rendere più sicuri i nostri quartieri migliorare il loro aspetto e i loro servizi, abbattere il numero delle scartoffie che fanno perdere tempo e denaro, ridurre tasse e balzelli, considerare (e agevolare) il ruolo sociale svolto dalle piccole imprese (spesso familiari) nella vita dei quartieri. Bisogna soprattutto che ci si renda conto – prima che sia troppo tardi –  che un quartiere senza le vetrine illuminate dei negozi, diventa un quartiere invivibile per tutti, più insicuro e più degradato e in preda alla violenza.»

L’Autore

VINCENZO LUCIANI emigrato giovanissimo in Umbria, poi a Torino si impegna nel giornalismo e nel sociale e dal 1971 al 1975 ricopre la carica di consigliere comunale. Nel 1975 si trasferisce a Roma, dove svolge diverse attività (giornalista, editore, poeta, promotore ed animatore culturale, sociale e sportivo). Dirige il mensile “Abitare A”, da lui fondato nel 1987, e la rivista trimestrale di poesia “Periferie”. È del 1985 il suo primo libro di poesie in lingua Il paese e Torino (Roma, Salemi Editore). Con le Edizioni Cofine di Roma ha pubblicato: Vocabolario ischitellano (1994); Ischitella. Guida storica, proverbi, detti, filastrocche, indovinelli e soprannomi (1995); I frutte cirve. Poesie in dialetto garganico di Ischitella, FG (1996); Poesie e canzoni ischitellane (1996); Frutte cirve e ammature. Poesie dialettali (2001); Il grano-il pane-la cruedda (2002); Tor Tre Teste ed altre poesie:1968-2005. Raccolta di poesie in lingua e in dialetto (2005); La cruedda. Poesie in dialetto (2012); Straloche/Traslochi (2017); Vanzature/Avanzi (2019).  Nel 2005 ha pubblicato con Rodolfo Carpaneto, Storia sociale della casa a Roma. Vecchie e nuove emergenze abitative (Ed. Associazione culturale “Aldo Tozzetti”); nel 2007, con Giovanni Verardi, Abitare A 20 anni (Ed. Cofine); nel 2013, con Maria Giovanna Tarullo, Storie del commercio e dell’artigianato locale. Alessandrino, Centocelle, Quarticciolo, Tor Sapienza, Tor Tre Teste (Ed. Cofine); nel 2019, con Andrea Martire, Centocelle: l’evoluzione dell’imprenditoria locaele. Uno sguardo socio-economico negli ultimi 30 anni (Ed. Cofine). Dal 2005 al 2012 ha condotto, in prima persona o con l’aiuto di collaboratori, ricerche sui dialetti del Lazio, i cui risultati sono poi confluiti in 8 volumi. Nel 2020 Edizioni Cofine ha pubblicato Vincenzo Luciani, poeta editore, di Loretta Peticca, Maurizio Rossi, Ombretta Ciurnelli, Rosangela Zoppi e Anna Maria Curci. 

Nel Libro

Nel libro c’è il racconto di 53 storie esemplari di imprese di Colli Aniene, nel IV Municipio, attraverso interviste di commercianti, artigiani e professionisti che operano nel quartiere e che intendono testimoniare la loro vitalità, la loro tenacia, la loro incrollabile fiducia nella capacità di intraprendere. 

Spesso si tratta di famiglie intere, che costituiscono una parte fondamentale del tessuto sociale che tiene in piedi questa nostra Italia alle prese con una crisi economica che sembra non voler finire mai. 

È importante che le loro vicende vengano messe in luce, perché contengono insegnamenti, proposte, suggerimenti, esempi che possono rivelarsi estremamente utili per fronteggiare con successo l’attuale difficile situazione. 

Nel testimoniare il valore di questi imprenditori, l’autore non dimentica di ricordare quelli che, per varie giustificate ragioni hanno cessato la loro attività, perché anch’esse hanno contribuito validamente all’economia del territorio. 

Dal Libro

Le interviste alle 53 imprese contenute nel libro sono pubblicate anche online su Abitare a Roma a questo link.

CONGEDO

Congedandomi da questo lavoro in progressione ritengo che sarebbe molto interessante approfondire ulteriormente la storia dell’imprenditoria locale anche attraverso uno studio di quanto è stato pubblicato sull’argomento nel corso di questi 35 anni Abitare A, la Guida di Colli Aniene della Sogester e Aniene è.

Potrebbero a tale scopo essere esaminate le foto dei negozi, i cambiamenti intevenuti nel loro look, l’avvicendarsi delle offerte commerciali, le loro tecniche di approccio ai clienti ed alle loro mutevoli modalità di acquisto. Interessante è anche il racconto dei profili di queste piccole e molto spesso vitalissime aziende attraverso i redazionali confezionati da Abitare A (si vedano a tale proposito le rubriche sponsorizzate dedicate alla gastronomia, alimentazione, turismo, musica, moda, estetica, medicina, sport, condominio, risparmio energetico, scuola, preziosi).

Altrettanto illuminante sarebbe una rivisitazione dei negozi che facevano pubblicità di gruppo della loro strada (ad esempio via Grotta di Gregna, viale Franceschini o viale Togliatti).

Ritornando oggi in quegli stessi indirizzi quanti di quegli esercizi sono sopravvissuti alla devastazione dei centri commerciali, quanti hanno saputo reinventarsi nel loro vecchio mestiere oppure quanti e quali esercizi sono subentrati? Se i clienti pubblicitari hanno sostenuto con continuità ad esempio Abitare A, il giornale li ha ripagati con una diffusione capillare dei loro messaggi pubblicitari e con una attenzione esemplare nella realizzazione delle inserzioni (non trascurando addirittura l’invenzione di alcuni efficaci slogan), la riproduzione di foto molto ben eseguite, specialmente quelle del compianto fotografo Paolo Margani. E che dire dei redazionali, tutt’altro che banali e molto ben scritti, ed anche questi letti con avidità dai lettori del giornale (secondo riscontri positivi – ed è tutto dire – forniti dai commercianti stessi)? Analoghe considerazioni si potrebbero fare per quanto riguarda l’altro giornale del quartiere Aniene è che purtroppo ha cessato le sue pubbliczzioni alcuni anni fa.

La Guida Roma Tiburtina della Sogester potrebbe inoltre completare il quadro arricchendolo, attraverso la suddivisione in settori e l’indicazione anno per anno delle attività non solo commerciali ma anche sociali e culturali del quartiere di Colli Aniene, in cui questa società ha profuso un impegno continuativo attraverso rassegne molto qualificate come, ad esempio, “L’Arte nel Portico”, che vanta ben 32 edizioni ininterrotte.

Giunti alla fine di questo viaggio, speriamo di essere riusciti a suscitare riflessioni, a far sorgere domande su questioni che riguardano il nostro quartiere, sul ruolo delle attività economiche e dei consumatori, sulle possibili tendenze del futuro e gli eccessi del presente.

Abbiamo usato le informazioni in nostro possesso, riconsultato i nostri archivi, ci siamo basati sugli studi precedenti, abbiamo conferito con i titolari di negozi, bar, ristoranti, botteghe.

L’unico risultato che desideriamo è di aver documentato un frammento importante di storia locale attraverso le testimonianze di numerosi attori, per noi assai rilevanti. Non ci illudiamo di cambiare il corso delle cose, ma ci farebbe piacere essere stati utili a conservare viva la memoria di luoghi, persone, avvenimenti.

Infine un ringraziamento particolare a mia moglie Rosa che ha condiviso questa avventutura e al grande amico Luigi Polito che mi ha sostenuto e supportato da par suo e con grande generosità in questa difficile ed esaltante impresa.