SETE di poesia, musica e impegno civile

Libro e CD di Ariele D'Ambrosio

 Sete (sottotitolo: di poesia musica e impegno civile) di Ariele D’Ambrosio riunisce quattro anni di incontri di poesia, musica e impegno civile (dal 2010 al 2013). Accoglie poesie insieme a bevi interventi su argomenti a tema civile trattati di volta in volta da esperti del settore. Nel CD audio allegato al libro: la poesia detta, detta con musica originale, cantata. Quattro temi con le composizioni scritte da quattro musicisti per le poesie di Ariele D’Ambrosio: “Nella valle di Ennom per l’immondo del mondo musica” di Eugenio Fels, “essere insieme per 150 anni dell’Unità d’Italia” musica di Lucio Maria Lo Gatto, “acqua sete e sangue trittico per il bere comune” musica di Mimmo Napolitano, “energia ed economia il libero consumo nell’ismo si consuma” musica di Lucio Maria Lo Gatto e di Andrea Arcella. Quattro argomenti che rappresentano il vissuto dei singoli che compongono la società con i suoi problemi e la voglia di superarli per sperare di vivere in serenità e armonia. I temi sono sottolineati dagli interventi di: Alex Zanotelli, Antonia Lezza, Ernesto Romaniello, Francesco Aquilar, Giuliana Caponigro, Giuseppe Tortora, Giorgio Liguori, Luca Ciardiello, Mimmo Grasso, Mohaned Tewfik, Raffaele Di Stasio.

Ariele D’Ambrosio, napoletano nato a Firenze nel 1953, scrittore e poeta, performer, esponente di un nuova tendenza riconosciuta come “poesia orale secondaria”, medico specialista in medicina interna ha rappresentato in diverse città italiane lavori di poesia a teatro, tratti dai suoi libri, a forte connotazione civile. Nel 1999 realizza l’associazione il caffè poesia di origine controllata (www.arieledambrosio.it) che si propone di coniugare la cultura dell’arte con quella popolare. Nel 2002 ha ideato I Rapsodia Cafè, un ensemble musicale che ricerca tra la poesia detta con musica originale, poesia cantata e canzone.
Il libro Sete è stato presentato nell’aprile del 2013 all’ex Asilo Filangieri, nell’ambito dell’incontro su Energia ed economia che ha visto musicate le poesie di A. D’Ambrosio. Fra i temi trattati nell’opera anche l’emergenza rifiuti a Napoli, i 150 anni dell’Unità d’Italia e l’acqua pubblica.
 
Molto opportunamente il libro è accompagnato da un CD audio attraverso il quale si può meglio gustare e comprendere la “poesia orale secondaria”, con il dire del poeta, i musicisti che suonano e le voci che cantano.
 
Qui di seguito riportiamo una prima poesia (che nel CD si avvale della musica e direzione coro di Lucio Maria Lo Gatto – pianoforte Ivan Dalia – coro I Vandalia – soprani: Caroline Tann – Daniela Marinella – Isabella Ramella – Laurita Facchinetti – Rosaria De Martini – Rossana Spatola – Valeria Guida – contralti: Donatella Mascagna – Maria Paola Castellano – Matilde Di Lorenzo – Valeria d’Alessandro – Caròla Sollazzo – tenori: Ciro Amati – Marco Biondi – Vincenzo Cicellin – bassi: Alfio Monti Samà – Luciano Mirra – Luigi Biondi – Stefano Fasano). Si tratta di
“Essere insieme” (canzone) all’Unità d’Italia e del Mondo, dedicata al mitico Maestro Alberto Manzi di “Non è mai troppo tardi”
 
essere insieme in una lingua nata
con espressione di suoni primitivi
che diventano parole dentro i segni
caso e necessità di una geografia
di un clima di un anfratto
 
essere insieme in una appartenenza
libera da muri di confine
casa paese città nazione mondo
che sarà casa e paese e città e nazione
tra gli altri mondi planetari
strati di tempo di terra di luoghi
 
e questo stivale
col suo gatto di fiaba
corre portando nella mente
i battiti del sangue
e mia madre e mio padre
e questa è la mia casa
un albero che diventa sedia
e tavolo e paniere
fiaba di legno
che parla che cammina
respiro di dialetti in una lingua
unica e scritta
nella terra nata
 
questa casa
è dentro il mio paese
ed il paese è dentro la città
e la città è dentro la nazione
e la nazione che diventa patria
nella grande pelle del mio mondo
per ricordarlo e viverlo          
donarlo in girotondo
tra le galassie del tempo
insieme ad altri mondi
e sedie e tavoli e panieri
diversi e insieme
pronti ai rimandi della fantasia
del bene insieme al bello
 
ogni granello di sabbia          
è un mondo da accudire
ed insieme ogni granello       
saranno spiaggia
ed insieme ogni spiaggia       
saranno mare  
ed aria e cielo 
in questa sfera di cipolla a strati       
 
Più complessa è la poesia “Spread‽ Nihil?” che può essere meglio seguita attraverso un video del testo recitato dall’autore e preceduto da una sua introduzione 
 
 
Spread‽ Nihil?                      
(2013) (poesia detta con musica originale)
a Elisabeth Warren
 
Spread‽1
 
Pil‽
 
Nihil?
 
Che stread!
 
 
 
Dov’è chi pred?
 
Borsa che predi nel nil,
 
dentro l’ilíl che pensa il redd per spill.
 
Spilla lì trovi ned, negli occhi non c’è stil secchi di freddo led.
 
 
 
Conti e conti ma non canti cred. Nel credito splendido, nell’aria d’oïl, mi ritrovo il bott del cumulo frigido.
 
Mi dimeno, cerco a terra quel TRED, mi risalgo nel senso e vedo rigido se non trovo nel calore quel bril, per i buchi dentro i crani a lingót, nei pensieri dei sapori c’è il tril.
 
Quanti umori e quanti odori nel fred e gli amori del freddo che qui squil, mentre attorno redditometro livido rincorre salva e distrugge, poi sbot alla televisione insieme all’ibrido della rete congiunzione del ed, schermo passivo o qualunque che stril. Resto fermo nell’ínfido: cosa c’è sot‽
 
BCE o anche DED? Tutto resta dentro il sil, nel silenzio troppo rancido che ci lascia nello strot, che ci strozza dentro il sed mentre il ma non gira lucido e nel mezzo c’è il viníl. Nel FMI si cerca il BOT, BTP che cerca il med, sta la mass che corre in fil, neanche il cielo vede limpido. Digitali sono i dot, resto solo dentro il bed, mentre il cliff spera fiscálido, and breakfast cercando i ril, i dottori sono scot, riluttanti con i CED, scotti dentro il mondo liquido.
 
Tutto nel libero consumo è red, si consuma nell’ismo sopra il grill, lo sperare del giorno è reso sordido tra banche tasse e BOND restiamo COT: tra guerre di finanza un test di GED. Agenzia delle Entrate e nulla è nitido, si vola nell’evaso con il TIL, si resta dentro il fisco con la GOT e si trova la rabbia dentro Ned Ludd che rompe per ritrovarsi in CIL, nel cielo della polis con un brivido che resta tra tsunami sempre rot, persa la rotta d’Itaca e lo Zed, persa la is nei sogni di chi è cupido; la gola resta zit temendo il Zile tutto gira dentro nel pastrot, tutto si perde rotto nello IÉD, il suono è programmato con un RIL, mentre si sogna ormai cotti dentro il fluido il grido della lot, con il pensiero fervido nel suono dello Zot nel MIL.
 
L’agente di Rating specula in VED, la spending review cieca sull’ENÍl, non vede le accise sul culo fetido. Nell’energia economica c’è il tot, l’economia energetica non Sped e il miliardario spesso è troppo lurido e il petroliere sguazza dentro un bill, il potere si maschera di yacht, mentre si vuole l’energia del PED con le correnti sole e vento STRILL. Monetondo gira nel mondo avido con tutte l’ossa in malattia di Pott, rotta la terra resta ancora il quéd. Monetando il mondo col cuore madido, microcredito spera dentro un DRIL, la decrescita sogna un senza Sdot Michá che mica è amica dentro il UeD di pelle punzonata con gli spil, spilli spillati con il trucco stupido che addormenta i neuroni e si fa not. La Tobin Tax è un’alchimia del CHED, l’IRPEF e l’IVA sono gioco viscido, l’ISTAT ricerca i numeri in abíl, abilità che poi indirizza il vot: il voto ai santi dentro un cielo OÉD che vuoto guarda triste anche i pizzíl. Pizzini pizzetti nel covo pétido che trova il modo anche nel MOT, immagina che sta nel FED la fede che organizza il candido. Default per mediobass è svil, svilita in IMU e boom in plot: alle 08:00 c’è Xed, alle 09:00 c’è l’AÍL, alle 10:00 c’è il vivido, alle 11:00 CAÍL, alle 12:00 SVOT!