ANNA MARIA CURCI
IL CANTO DI ISCHITELLA
Nella sera che lenta
scendeva i gradini
netta di note
carica di sorte
modulò la voce.
E fu canto
e fu romanza.
Prodigio capovolta tatto udito.
Pareti bianche incavate di grigio.
Liscio di luce si inchinò agli scuri.
Riso d’amore non è mai peccato.
11 agosto 2018
Anna Maria Curci è nata a Roma, dove vive e lavora, come insegnante in un istituto d’istruzione superiore. Suoi testi sono apparsi in riviste, in antologie e su lit-blog. È nella redazione di “Poetarum Silva, della rivista trimestrale “Periferie” e del sito “Ticonzero”. Ha pubblicato in rete traduzioni da testi di diversi autori, prevalentemente di lingua tedesca. Sono pubblicate in volume dalla casa editrice Del Vecchio sue traduzioni di poesie da: Lutz Seiler, La domenica pensavo a Dio / Sonntags dachte ich an Gott (2012), del romanzo Johanna di Felicitas Hoppe (2014), di poesie da: Hilde Domin, Il coltello che ricorda (2016). È in uscita, per le edizioni Canopo, la sua traduzione del racconto I fortunelli di Felicitas Hoppe.Sue sono le raccolte di poesia: Inciampi e marcapiano (LietoColle 2011), Nuove nomenclature e altre poesie (L’arcolaio 2015), Nei giorni per versi, Ed. Arcipelago Itaca, Osimo,AN, 2019.
VIDEO Anna Maria Curci legge delle sue poesie
da 43 Poeti per Ischitella, a cura di Vincenzo Luciani, Introduzione di Rino Caputo, pp. 72, illustrazioni, euro 15,00
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