Remigio Zena (23 gennaio 1850 – 8 settembre 1917) appartiene totalmente all’Ottocento, fra scapigliatura e verismo, ma proprio all’inizio del nuovo secolo dà alle stampe la sua terza raccolta di versi, dopo «Poesie grigie, libri tre» (1880) e «Le pellegrine» (1894), nella quale si trovano piccole perle come questa. Che appare straordinariamente moderna anche per la gran quantità di accorgimenti metrici e acrobazie rimiche di cui solo il grande innovatore Pascoli era, a quel tempo, capace.