Nuda di Doris Bellomusto

Nota e scelta di testi di Maurizio Rossi

 

In questa raccolta dal titolo che evoca solitudine e autenticità – ma anche consapevolezza di essere unica e indomabile nel vivere straniamenti e malinconie – alcune liriche sono particolarmente intense per immagini e sensazioni.

Il lettore è invitato dall’Autrice a non far rumore nel suo giardino, dove “gli alberi da frutto / maturano in silenzio”, come la coscienza di sé, tra il limite e “la postura”.

 

Un vizio di forma


Scrivere in versi
è un vizio di forma
un equivoco fra me e me
che non si scioglie in prosa.
Nei versi io inciampo
tremo di freddo e vergogna
e accendo fuochi fatui con l’inchiostro.
Taccio l’assillo della morte
e sciolgo in sillabe la sorte vana
di parole destinate all’oblio.
La poesia cos’è io non lo so
so che a me accade
come un incidente.
A chi ne ha la chiave
non chiedo di entrare
chiedo di non fare rumore
nel mio giardino.
Gli alberi da frutto
maturano in silenzio.

 

 

L’amore dei vecchi


Cuore circonciso,
cicatrice esposta,
croce deposta
è l’amore dei vecchi.


È l’onda del mare
senza la vanità
della tempesta

 

 

Preghiera


In fondo alla mia schiena
nascondo stanche
nostalgie
è lì il baricentro
dei miei incantamenti.
Dritta la postura
postula l’astratta
teoria dell’essere
donna sapiens sapiens.
Scivola sull’osso sacro
la sventura del sapermi
primitiva e selvaggia
creatura mortale.


Stasera
sdraiarmi sulla schiena
è la sola preghiera che so dire.

 

 

Doris Bellomusto, Nuda, Ladolfi Ed. Borgomanero (NO) 2022

 

Doris Bellomusto si è laureata in Lettere Classiche presso l’Università della Calabria. Insegna Materie Letterarie al “Liceo G. Pascoli” di Barga, in provincia di Lucca, dove vive dal 2011.
Non ha mai dimenticato né i suoi studi classici né le sue radici meridionali.
Dalle sue inestinguibili nostalgie sono nate le raccolte di poesie Come le rondini al cielo, edizioni Tracce, pubblicata nel Marzo 2020; Fra l’Olimpo e il Sud, Poetica edizioni, Luglio 2021.