Io de stornelli ne saccio na gregna

Il libro raccoglie 250 stornelli di Genzano di Roma

 APRILE 2013 – Io de stornelli ne saccio na gregna, a cura di Mirco e Alessandro Gallenzi, Associazione Pro Loco di Genzano di Roma, pp. 64, illustrazioni, euro 10,00

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 IL LIBRO                       

Il libro raccoglie 250 stornelli di Genzano, raccolti nel corso di una ricerca pluriennale, svolta sia sul campo, con interviste di prima mano, sia raccogliendo quanto era già stato edito in passato da studiosi del folclore, dialettologi o semplici appassionati. Gli stornelli pubblicati nel volume sono assai vari sia per qualità, sia per il per linguaggio. Talvolta sono rielaborazioni locali di canti diffusi anche altrove, soprattutto a Roma e in Toscana, per questo la lingua usata è per lo più un italiano-romanesco, contaminato da elementi di pronuncia e lessico genzanese, ma ve ne sono diversi conosciuti solo in ambito locale, che presentano caratteri genzanesi assai più accentuati, sia per i contenuti che per il linguaggio.
Il titolo fa riferimento a uno dei versi con cui gli stornellatori iniziavano un tempo le loro competizioni canore.

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 I CURATORI                   

Mirco Gallenzi è scrittore e autore di diverse traduzioni dal russo, inclusi i classici come I Demoni di Dostojevskij e Padre e Figli di Turgenev. Ha scritto racconti e un romanzo (La Farsa) di ambientazione genzanese. Vive e lavora nei Castelli Romani, a ridosso della sua amata Genzano.

Alessandro Gallenzi è scrittore, poeta e traduttore dall’inglese, cofondatore della casa editrice londinese Hesperus Press e, successivamente, della Alma Books, che tuttora dirige. Nel 2012 ha pubblicato il suo ultimo romanzo Iner rail, in parte ambientato a Genzano

L’associazione Pro Loco di Genzano di Roma nasce nel 2009 con l’intento di conservare le tradizioni, gli usi, i costumi e la cultura di Genzano, città conosciuta nel mondo per la tradizionale Infiorata, Patrimonio d’Italia.
La Pro Loco, oltre a fare promozione del territorio in cui vive, ha interesse a far riscoprire e conservare il “patrimonio culturale materiale e immateriale”, bene di tutti.