[GENNAIO 2021] Il silenzioso nostro andar a piedi, di Claudio Porena, Roma, Edizioni Cofine, pp. 64, euro 12,00.
***********
Claudio Porena affronta in sonetti, versi e prosimetri alcuni contenuti e ammonimenti di una scienza spirituale cristiana millenaria, urgentemente attuali in questi ultimi tempi che ci interrogano sulla nostra identità cosmica. «Noi dovevamo da tempo […] creare dei nuovi orizzonti, fondare una nuova più autentica Umanità, ripartendo dall’intimo delle coscienze.»
***********
NEL LIBRO
▲ O ghianda che ti stacchi
e cadi in terra
e rotoli attraverso
un eternit
rumoreggiando fino
a che non resti!
Anch’io farò rumore
in tanta requie.
(▼ IL CIELO INVIA MESSAGGI
▲ ed io rispondo)
È una didascalia
dell’universo.
E credimi, è così
per tutti noi.
Tra cielo e terra esiste
una religio
a cui siamo chiamati.
2. Ritmare il passo
(a Egidio)
▲ Le nubi che tra gli alberi intravvedi
annunziano la pioggia in sintonia
col silenzioso nostro andar a piedi
a mendicarne il flusso d’energia.
Preziosi libri su spartani arredi
in equilibrio: non la scrivania
ma la catasta in pizzo a dove siedi
e a dove dormi senza compagnia.
Non pettirossi e cardellini odi
accompagnare i passi, non la dea
Demetra indora i campi che dissodi:
è desolato il mondo. Ma in apnea
proviamo ed aneliamo in tutti i modi
a tramandare un cuore che si bea.
▲ Lo Spirito che sta nella natura,
immesso nel processo, è “maculato”,
è vincolato ad essa. È vincolato
ai suoi tre gunāh. Eppure in queste mura
esistenziali un Io senza paura
attinge in sé, del tutto distaccato,
il plèroma del suo divino stato
in una condizione che perdura.
Avrà dovuto prima fare il vuoto
e rendere più integra e più chiara
in sé la sua coscienza e il cuore immoto:
è ritornando a Dio che l’Io prepara
il Sé divino ed esce – più devoto,
attivo e sapïente – dal Samsāra.
▲ È immune da riverberi chi vede
il proprio Sé. Costui si è liberato,
ovvero l’ha redento la sua fede,
il santo suo operare, l’aver dato
al Cielo tutto ciò che il Cielo chiede
e conosciuto il proprio vero stato,
il proprio Sé verace in cui risiede
il Dio Creatore e Padre del creato.
In tale stato è questo ciò che accade:
il karma è sciolto, ed egli si fa muto
interprete del Dio che lo pervade.
E non ha più doveri nel vissuto,
eccetto che percorrere le strade
a cui per sempre e appieno è pervenuto.
(…)
***********
L’AUTORE
CLAUDIO PORENA, nato a Roma nel 1974, dottore di ricerca in Storia della lingua italiana, diplomato in chitarra classica, esercita l’insegnamento di questo strumento musicale e ha diverse pubblicazioni all’attivo come linguista e poeta.
Con Edizioni Terre Sommerse ha pubblicato Dar trapezzio vocalico er sonetto. Manuale di linguistica romanesca, retorica e metrica con sonetti scelti, Roma, 2010; La vena impigliata. Sonetti italiani scelti, Roma, 2011. Con la Kollesis editrice: Un chiodo ar muro. Terzine poreniane prime, Roma, 2011; Giubba… de pelle. Terzine poreniane seconde, Roma, 2011; Verso una stella. Sonetti e terzine poreniane in lingua, Roma, 2011; Lunatica. Sonetti romaneschi, Roma, 2011; Er muraletto de la Muratella. Poemetti, Roma, 2011; Roma se fa bella. Poesie d’autori vari, Roma, 2012. Con ChiPiùNeArt Edizioni – Accademia Romanesca, A nò, come se scrive? Grammatica insolita del romanesco attuale, in collaborazione con Maurizio Marcelli, a cura di Lamberto Picconi, illustrazioni di Clotilde Matera, prefazione di Lazzaro Rino Caputo, nota di Roberto Vacca, saluto di Sabrina Ferilli, Roma, 2020. Con Edizioni Cofine, la monografia Unità e varietà linguistica nella moderna poesia dialettale della provincia di Roma (tesi di PhD), Roma, 2015, e il volume di poesie Il giorno che non sai, Roma, 2020.