Dal verso al libro

di Anna Maria Curci

[MARZO 2025] Dal verso al libro, di Anna Maria Curci, Roma, Edizioni Cofine, Collana “Aperilibri” n. 25, pp. 48, euro 10,00

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IL LIBRO

(Dall’introduzione di Anna Maria Curci)

Un movimento di scarto a lato e di scatto di ribellione rispetto all’acquiescenza, all’accettazione passiva, alla ripetizione della frottola spacciata per vera o del comunicato ufficiale presentato come ‘sentimento popolare’, una scrittura sonora che intreccia incanto e disincanto, che si nutre dello stupore e nutre il pensiero divergente: anche questi sono elementi costitutivi della poesia nelle sue manifestazioni. Queste sono tanto varie da dare sovente l’impressione dell’impossibilità di tracciare linee e direttrici comuni. Eppure, che si scomodino le categorie di emozione e di spiazzamento, di meraviglia e di coinvolgimento, resta evidente la costante della trasformazione operata dalla poesia.

L’opera frutto del poiein, il contatto con essa, non lascia indifferenti, bensì, al contrario, provoca cambiamenti. I libri scelti per questo primo Quaderno hanno in comune la capacità di far riflettere, far sobbalzare, di stupire chi legge e di indurre, così, a cambiamenti, nel suo immaginario, così come nella sua personale “enciclopedia”.

Le quindici note, ciascuna dedicata a una voce poetica e a un volume di poesia, nascono come puntate della rubrica, da me ideata, Con il lapis. L’intento della rubrica è quello di presentare, di volta in volta, opere di poesia contemporanea, con un procedimento che prende le mosse dalla scelta di un testo significativo all’interno del volume e che si estende, a partire da quello, all’intero libro, per il tramite di annotazioni, come quelle vergate a matita (“con il lapis”) a margine dei versi.

Autrici e autori, presenti con un loro volume di poesia, appartengono a generazioni diverse e provengono da varie località d’Italia (quindici diverse città o cittadine, per dieci regioni differenti). Attraversare la loro poesia per il tramite dei versi selezionati e analizzati è stata per me un’avventura non solo intratestuale e intertestuale, ma anche, e soprattutto, un’esperienza di ampliamento dello sguardo che ha rafforzato la mia convinzione circa «lo spazio linguistico della libertà spirituale» che Mario Wandruszka, fondatore dell’interlinguistica, rinveniva nel plurilinguismo e che trovo nella poesia, aperta alla pluralità delle voci e, ancora oggi, non addomesticata e non addomesticabile, all’incontro di bello e vero.

L’AUTRICE

ANNA MARIA CURCI, nata a Roma nel 1960, insegna lingua e letteratura tedesca in un liceo statale. È nella redazione della rivista “Periferie”, Ha tradotto, tra l’altro, poesie di Lutz Seiler (La domenica pensavo a Dio, Del Vecchio 2012), di Hilde Domin (Il coltello che ricorda, Del Vecchio 2016), di Reiner Kunze (Chi è per la rosa è contro l’ordine, Interno Poesia 2025, Prefazione di A. M. Curci), i romanzi Johanna (Del Vecchio 2014) e Pigafetta (Del Vecchio, 2021) di Felicitas Hoppe. Sue sono la curatela e le traduzioni del volume Anima azzurra, vagare oscuro. Antologia delle poesie di Georg Trakl (Marco Saya Editore, 2023). Ha pubblicato i volumi di poesia Inciampi e marcapiano (LietoColle 2011), Nuove nomenclature e altre poesie (L’arcolaio 2015), Nei giorni per versi (Arcipelago itaca 2019), Opera incerta (L’arcolaio 2020), Insorte (Il Convivio 2022), Assolo dell’ortensia (Macabor Editore 2024).

I POETI IN ANTOLOGIA

Nel libro testi poetici di Andrea Accardi, Nunzia Binetti, Martina Campi, Luigi Cannillo, Maria Pina Ciancio, Sonia Ciuffetelli, Roberto R. Corsi, Gianni Iasimone, Maria Lenti, Cinzia Marulli, Maria Grazia Palazzo, Cristina Polli, Irene Sabetta, Stefano Taccone