Cinque poesie inedite di Giacomo Vaccarella

Cinque poesie inedite di Giacomo Vaccarella

 

Meno seriamente me stesso

Sento un fischio all’orecchio:

c’era vento tornando a casa?

La città dove sono nato è un utero stretto

e penso che di me sia rimasto poco, a parte i capelli.

Il mio corpo vestito perde confidenza

e io divento una nuvola di smog.

Meno seriamente me stesso.

Cresco.

 

 

Stranezza

Non capisci, e ancora non capisco

i piccoli miracoli dell’infanzia

(il tocco di un tessuto,

un guscio che si spezza,

delle api morte a terra).

Sono i primi attimi

della scoperta incomprensibile:

l’avverarsi della fantasia.

E non capisci, e ancora non capisco

quando a volte tornano

inaspettati, appena avvertiti,

come luoghi senza nome della stranezza.

 

 

Una musica lontana

 Il sole sorge piano, ma sorge.

Acciambellati nel letto,

non hai finito di scolpire il mio volto con le dita.

Ma il sole non aspetta.

Ho una montagna in bocca.
Un passo e siamo già distanti.

Sento una musica lontana,

so che sei partita.

 

 

Fumo

Il tuo fumo ha un’odore acre.
Io ho voglia di salvarmi stasera.
“Allora sei tornato?” mi chiedi.
“Non del tutto” dico.
Vedo che hai due occhi di vetro;
hai camminato a lungo sul ghiaccio,
non ne sapevo niente.
Siamo meno sorridenti,
mi mancano i tuoi capelli in festa.
Ti provo a cercare dietro alla nuvola di fumo,

ma ricordo già così poco.

 

 

Gravità

Per mesi ho visto cose cadere:

un albero frustare il fiume,
una moschea perdere il lume,

una pigna rompersi a terra.

Cadeva la neve,

spargeva un bianco lividore

per il bimbo che non provò dolore.

 

 

 

Biografia breve e seriosa

Giacomo Vaccarella è nato a Roma nel 1994, ha studiato Lettere Moderne all’Università di Roma La Sapienza e Filologia Moderna all’Università di Padova. Successivamente ha lavorato alla Eagles Pictures per la correzione e valutazione di sceneggiature cinematografiche e ha scritto articoli di letteratura e musica nel quotidiano indipendente 2Righe. Attualmente lavora in una legatoria di Roma.

 

Biografia scherzosa

Giacomo Vaccarella è nato in mezzo ai flussi confusi di un fiume, a Roma, nel 1994. In quegli anni la città avrà avuto probabilmente un aspetto diverso, ma Giacomo non potrebbe mai saperlo né descriverlo, però si suppone che in quegli anni ci fossero nell’aria odori e suoni che lui avrà sentito ma i quali sono presenti solo in qualche luogo immemore del suo inconscio. Eppure, secondo le probabilità, quel giorno a Roma accadeva che una coppia giurava di amarsi, che una signora venisse scippata passeggiando a Trastevere, che un uomo non riuscisse ad arrivare in tempo ad un appuntamento importante, che una donna tradiva il marito mentre lui tradiva la moglie, che un uomo solo si commuoveva per una notizia inaspettata e un altro incontrava una persona che non vedeva da tempo. Chi lo sa se la sua nascita non sia avvenuta in perfetta sincronia con uno di questi momenti. Nello stesso modo misterioso, negli anni successivi, il convinto rifiuto della realtà ha avvicinato Giacomo alla scrittura, poi a studiare Lettere Moderne a Roma e Filologia Moderna a Padova, e per una casualità, banale quanto calcolata, attualmente lavora in una legatoria di San Lorenzo. Sulla sua morte sa ancora poco.